Dopo il filmato shock delle docce antiscabbia agli ospiti della struttura, la prima mossa del Viminale è stata di rescindere il contratto con Lampedusa Accoglienza, la cooperativa che gestisce il centro immigrati dell’isola. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano l’ha annunciata a Bruxelles, da dove erano subito partiti gli strali del commissario Cecilia Malmstrom, indignata per le immagini trasmesse dal Tg2. E proprio la Malmstrom è stata la prima ad applaudire il governo italiano: "È stato fatto un passo importante nella giusta direzione". Ma dalla Santa Sede il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha alzato la voce con Bruxelles per il lassismo dismostrato in questi mesi sebbene l'emergenza sbarchi si sia dimostrata in tutta la sua drammaticità dopo il naufragio dello scorso 3 ottobre.
"Questi episodi che abbiamo visto sono raccapriccianti e hanno diffuso nella gente e nel nostro popolo un senso di reazione e sdegno profondo che ci fa dire fortemente: mai più". Pur non mancando di biasimare il comportamento di "Lampedusa accoglienza", l'ente sociale affiliato a Legacoop che gestisce la struttura dell'isola dove i clandestini vengono denudati e lavati con l'idrante, Bagnasco non manca di alzare la voce con l'Unione europea. È proprio a Bruxelles che vanno imputate le colpe maggiori per la mancata risoluzione di un'emergenza che ha radici ancorate nel tempo. Da sempre, infatti, l'Ue non fa altro che muovere accuse senza mai alzare un dito. "Spero che l’Europa si coinvolga anche nelle cose e non soltanto giudichi dall’esterno", ha commentato con rammarico il presidente della Cei che, a margine del consueto scambio di auguri natalizi con i rappresentanti della stampa, ha condannato duramente l'episodio.
"Dobbiamo, tuttavia, riconoscere anche tutte le persone e le istituzioni che hanno guardato e guardano a questi fratelli e sorelle immigrati con tanta umanità, giustizia e fraternità - ha spiegato - cercando di sostenere in ogni modo persone che con onestà fuggono da propri Paesi in guerra o comunque illiberali per un domani migliore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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