"Carola Rackete, da comandante di una nave che svolge una funzione umanitaria, ha fatto quel che voleva e che doveva fare". Pure Marco Minniti ora difende la capitana della Sea Watch che ha forzato il blocco per far sbarcare a Lampedusa i 40 migranti che aveva a bordo.
"Io credo che chi non abbia fatto il proprio dovere siano stati il governo italiano e l'Europa. Perché una questione che riguarda 42 migranti la si risolve in 5 minuti", accusa l'ex ministro e deputato Pd, "A me la retorica dei capitani non mi piace. Ogni volta che i capitani hanno guidato la storia non è finita molto bene".
Il riferimento è a Matteo Salvini, che poi attacca apertamente per le critiche alla magistratura: "È inaccettabile, soprattutto perché è il ministro dell'Interno", dice a Omnibus, "Sono preoccupato. Poche ore prima aveva detto finalmente c'è un giudice. Dopo pochissime ore quel giudice non c'è più. Non si può fare che la giustizia funziona solo fa comodo. Ci vuole rispetto per l'autonomia dei magistrati".
Poi si rivolge ai suoi colleghi di partito e alla sinistra tutta: "Il compagno Minniti è vivo e lotta insieme a noi. Lo dico anche a Fratoianni", dice, "Vorrei ricordare che i trattati politici tra Italia e Libia sono ancora in vigore, nessuno li ha cancellati.
In Libia è in corso una drammatica guerra civile e si vuole affrontare il tema dei corridoi umanitari e dei rimpatri, se si vogliono svuotare i centri di permanenza in Libia, quella cornice normativa è utilissima".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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