Napoli respinge Roberto Saviano. Uno striscione contro lo scrittore, che oggi pomeriggio ha presentato il nuovo libro a Napoli, è stato esposto all'altezza del ponte della Sanità, il tratto di via Santa Teresa degli Scalzi che sovrasta il popolare rione. "Napoli ha bisogno di amore non di fango", questa la scritta esposta e firmata da "Napoli Nazione".
Le piazze della droga devono essere "semplici come Google: ci vai perché è gratuito e perché funziona". Si deve combattere per conquistarle alle altre bande, ridurre i prezzi di vendita iniziale, per attrarre più clienti, poi monopolizzare il mercato. I nuovi ricatti ai ristoranti? Passano per Internet: "Se non mi paghi, ti riempo di recensioni negative". È questa la strategia criminale dei protagonisti del nuovo libro di Saviano, La paranza dei bambini, presentato oggi a Napoli. Si tratta di 15enni, senza pietà né valori, che girano per i quartieri di Napoli, città di cui vogliono diventare padroni. Sono figli "di genitori mangiati dai mutui, ansiosi", provenienti "da famiglie normali o proletarie", che però si rendono conto che "se investi mille euro in coca oggi, ne puoi avere 182mila tra un anno". I modelli dei "paranzini, che seguono i rich kids su Instagram e svuotano bottiglie di champagne da 5mila euro sugli yacht, sono i criminali resi mitici dai film. Ma nel loro pantheon c'è anche Flavio Briatore, e pure i combattenti dell'Isis, tanto che questi bambini si fanno crescere la barba e magari se la tingono. Vengono soprannominati appunto "barbudos", oppure "cuozz-ster", via di mezzo tra "cuozzo" (cafone, in napoletano) e il classico "gangster" americano. Oltre a droga e ricatti, ci sono uccisioni e raffiche di Ak-47 sparate dallo scooter per "far stendere tutti a terra", terrorizzare tutti nella cosiddetta "stesa".
Saviano, dieci anni dopo Gomorra, è un 37enne costretto a esilio e scorta permanente. Oggi si è ripresentato al Nuovo Teatro Sanità di Napoli per presentare La paranza dei bambini. Un appuntamento che non è stato accolto positivamente da tutti i napoletani. "La camorra e rinnegati non hanno nazionali - hanno scritto su uno striscione - Napoli ha bisogno d'amore, non di fango".
Lo striscione è stato rimosso dalla polizia, dopo che c'era stata la segnalazione di una pattuglia in servizio nella zona. Ma Saviano non ha mancato di replicare su Twitter: "Fango non è raccontare, fango è uccidere, spaventare e azzerare ogni futuro possibile".Napoli, striscione sul ponte della Sanità. Ma fango non è raccontare, fango è uccidere, spaventare e azzerare ogni futuro possibile. pic.twitter.com/Roedz2JaFL
— Roberto Saviano (@robertosaviano) 12 novembre 2016
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