Ancora violenza a piazza Vittorio: ieri notte un accoltellamento tra clochard

Un uomo addormentato davanti ad una saracinesca, poco più in là delle macchie di sangue scuro conducono ad un secondo uomo, a terra anche lui, pugnalato per due volte. Una scena horror come tante per i residenti di piazza Vittorio che, ieri notte verso le 22 e 30, hanno lanciato l’ennesimo allarme.

A nemmeno una settimana dallo stupro di un’anziana clochard, il cuore dell’Esquilino si tinge ancora di rosso. Secondo le prime ricostruzioni, l’ennesimo episodio di violenza sarebbe scaturito da una lite tra senza fissa dimora: un marocchino di 50 anni e un rumeno di 44. Due dei tanti sbandati che si rifugiano sotto ai portici della piazza per passare la notte e sono entrambi ubriachi. Iniziano a litigare, sempre di più, e uno dei due trafigge l’altro con un coltello a serramanico. Un colpo alla gamba ed uno al braccio, e il clochard marocchino cade a terra. Il suo aggressore, invece, si appisola come se nulla fosse qualche metro più in là. Rianimato dall’arrivo dei carabinieri di piazza Dante, cerca di opporsi all’arresto, spintona i militari ma, alla fine, viene sopraffatto. Dovrà rispondere della accuse di lesioni personali, oltre che resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Il nordafricano è stato immediatamente trasportato all’Ospedale San Giovanni dove è stato giudicato guaribile in 12 giorni.

Torna così in primo piano la polemica politica nata in seguito alla violenza sessuale dello scorso lunedì. “Le istituzioni del primo municipio governato dal Pd e il comune di Roma governato dal M5s sono immobili da anni di fronte alla violenza e al degrado in cui versa il rione Esquilino”, avevano commentato Augusto Caratelli e Paolo Gionchetti, rispettivamente presidente e portavoce del Comitato Difesa Esquilino-Monti.

Mentre il capogruppo di Forza Italia in Campidoglio e candidato alla Camera dei Deputati, Davide Bordoni, aveva chiesto alla sindaca di convocare “immediatamente” un Comitato per la Sicurezza e la disposizione di un presidio permanente delle forze dell’ordine.