Antichi borghi di pietra a picco sulla Costa Azzurra

Gli impressionisti li amarono e li dipinsero, lasciando testimonianze del loro talento Sono Vence, St.-Paul e Gourdon, paesi a nido d'aquila tra verde e fiori, con vista mare

Antichi borghi di pietra  a picco sulla Costa Azzurra

E' un mondo a parte, immerso nel verde di colline ondulate, un luogo appena defilato dalla mondanità della Costa Azzurra, che si distingue dall'alto: Cannes, Antibes, giù giù fino alla linea rossa dell'Esterel. Lo chiamano arrière-pays, il paese che sta dietro, alle spalle, e a cui non manca proprio nulla: storia, paesaggio, profumi, arte e colori, che attirarono qui artisti come Léger, Chagall, Mirò, Bonnard, Braque.

A Vence, per esempio - borgo medievale di forma ellittica, un castello cinquecentesco oggi museo, una piazza con frassini -, Marc Chagall ha lasciato il suo mosaico «Mosé salvato dalle acque» nella Cattedrale romanica, si dice la più piccola di Francia. E, appena defilata dal centro, la Chapelle du Rosaire è opera di Matisse, che ha tracciato con tratti neri su bianco una via Crucis, una Vergine, disegnando altresì vetrate giallo e blu - con forme di pappagalli - che colorano l'interno di una luce tutta provenzale.

Case in pietra con finestre e portoncini verdi e stradine lastricate compongo un «lego» di fascino. Vence è strategica, perché da qui si scende subito in costa o si scopre cosa cela ancora l'arrière-pays. In più, una vista a 360° impagabile. Lo sapevano bene anche i Templari che intorno al Mille edificarono un castello su un poggio, di cui resta una parte di mura con torre e portale: l'occhio corre fino al «dito» della Corsica.

Sulle antiche fondamenta, ecco, della Oetker Collection, Chateau St.-Martin & Spa (www.château-st-martin.com, tel. +33.4.9293580202, suite e colazione da 410 euro), Relais & Châ teaux 5 stelle lusso dal 1970, immerso in un parco di 14 ettari con 300 ulivi centenari, un giardino-capolavoro, piscina a sfioro con ristorante, campi da tennis e bocce, eliporto, 39 suite e 6 ville, arazzi Gobelins, tele e mobili d'autore, una cantina-club enologico con 20 mila bottiglie, una spa premiatissima, la brasserie Le 180° con terrazza a perpendicolo sul mare, Le St.-Martin, ristorante blasonato con cucina tradizionale rivisitata (da 90 euro), un head-chef stellare come Franck Ferigutti e il premiato chef (Bocuse d'Or Europe '14) Nicolas Daveuze.

A 5 km da Château St.-Martin, sulla collina La Gardette, la Fondation Maeght compie mezzo secolo. E' una delle più importanti collezioni d'arte moderna in Europa, in parte en-plein-air con sculture, pannelli e fontane di Calder, Giacometti, Mirò, Braque. L'edificio, opera di J.L. Sert, sembra aprirsi sul paesaggio e compenetrarlo insieme, grazie alle sue forme ondulate e a fenditure laterali (www.fondation-maeght.com).

A 800 m, ecco St.-Paul-de-Vence, villaggio fortificato, intatto nelle sue stradine che sbucano sulla rue Grande: case in pietra calcarea, archi, loggiati, stemmi, verde e fiori rampicanti, boutique e atelier d'arte a testimonianza degli artisti che qui vissero o si fermarono (ultimo, Jean-Michel Folon, che ha dipinto una parete nella secentesca Chapelle des Pénitents Blancs, nella parte più alta del borgo, sede degli altri edifici storici d'eccellenza). Coltelli artigianali da Le Coutelier; tovaglie, cuscini, scatole con rari tessuti da St. Georges; in rue Grande 56, da Kalliste piatti decorati a mano, e all'81, da Martine et Guillaume, borse di pelle lavorate nel laboratorio a vista.

Ma da Château St.-Martin si può anche percorrere una strada di montagna panoramica, che porta a Tourrette-sur-Loup, sede dal 1949 della Confiserie Florian (visitabile), sinonimo di violette, rose e altre frutta e fiori raccolte fresche, essiccate, cristallizzate e/o candite; spaccio e piccolo museo. In Grand Rue 61, lo scultore Paco Sagasta espone terrecotte, bronzi e uccelli immaginifici in colori forti ricavati dal polistirolo (da 350 euro).

E poi ancora su, tra alberi ad alto fusto, fino a Gourdon, un «nido d'aquila» che domina per 80 km terra e mare. Medievale, si stringe intorno al castello del '200 con terrazzamenti di A. Le Notre, autore dei giardini di Versailles.

Da Serge Mele, saponi artigianali in 25 essenze; da Le Gourdonnais Gourmand, il pane-specialità con anice e cannella; all'Epicerie S.te Catherine, tapenade, formaggi caprini e il «pastis maison»; all'Auberge de Gourdon piatti di tradizione. L'arrière-pays è servito. Info: www.rendezvousenfrance.com.

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