Si è probabilmente "trattato di un toccamento" del sedere, "certamente riprovevole ma non necessariamente connotato e caratterizzato da un carica di libidine sessuale, requisito soggettivo necessario di antigiuridicità della condotta". E per la corte d’Appello di Torino "il fatto non costituisce reato". Tanto da assolvere dall'accusa di violenza sessuale su una ragazzina di soli 14 anni un artigiano di 63 anni di Aosta, oggi in pensione.
In primo grado, due anni fa, l'anziano era stato condannato a 20 mesi di carcere. I fatti contestati risalgono all’inizio del 2011 e avvennero nell’officina dell’artigiano, difeso dall’avvocato Sandro Sorbara, del foro di Aosta. Per i giudici della terza sezione penale ci sono "dubbi sulla sussistenza del dolo". In primo grado infatti era prevalso quanto detto dalla madre, la cui ricostruzione del "toccamento repentino" lascia "più di un dubbio". Inoltre, stando alla ricostruzione fatta in tribunale, la donna si trovava a "una certa distanza" e la figlia "non pare avere dato particolare peso" al gesto dal momento che, "anche in seguito, ha continuato a frequentare l’officina". Non solo.
Alla domanda del giudice del tribunale di Aosta "È stato un gesto insistito, un gesto fugace?", la presunta vittima ha risposto "No... eh, non mi ricordo...". E questo sarebbe bastato ai magistrati di secondo grado come non prova di reato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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