Aveva mentito dichiarando di essere stato pestato dagli agenti della questura un cittadino straniero residente ad Aosta, ora condannato per calunnia. Le sue pensanti accuse, infatti, sono infine risultate del tutto false.
Protagonista della vicenda il 29enne marocchino Mohammed Abibou, che nella notte dell’8 novembre 2018 aveva opposto resistenza ai controlli dei poliziotti, chiamati ad intervenire dal proprietario di un locale in corso Battaglione. Il gestore dell’attività, infatti, aveva richiesto l’aiuto degli uomini in divisa a causa di un’auto che si trovava ferma di fronte ad un passo carrabile.
All’interno del veicolo c’era Abibou, che ha subito mostrato nervosismo alla vista dei rappresentanti delle forze dell’ordine.
“Si è dimostrato ostile. Prima di tutto ha cercato di allontanarsi, poi non aveva i documenti. Un atteggiamento che già per noi era incomprensibile. Dopo, ci ha minacciati con una chiave universale che aveva in tasca. A me ha dato un colpo, non so se lo ha fatto apposta”. Questo il racconto di uno degli agenti intervenuti quella sera, riportato da “La Stampa”. “Mentre finivamo i controlli lui era in macchina. Si è sdraiato sui sedili posteriori e ha iniziato a dare calci e pugni alla portiera dell’auto”. E in questura “ha iniziato a prendere a calci la saletta e poi ci ha minacciati dicendo ‘vi ammazzo tutti con AK 47’”.
Arrestato dunque per resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e danneggiamento, il 29enne aveva poi riferito una versione del tutto diversa durante l’udienza di convalida. Presentandosi di fronte al giudice del tribunale di Aosta, aveva infatti affermato di essere stato vittima di un autentico pestaggio commesso ai suoi danni da parte degli agenti. Portato in ospedale e visitato dal personale sanitario, il magrebino aveva insistito col proprio racconto, tentando di gettare discredito sugli uomini in divisa.
La menzogna, tuttavia, è stata infine scoperta grazie anche al pubblico ministero Francesco Pizzato, che ha subito aperto un indagine per calunnia ai danni dei 4 poliziotti accusati.“Dai video davanti al locale e da quelli della questura emerge che mai gli agenti hanno dato calci e pugni, anzi, è Abibou che ha preso ha calci, pugni e testate la volante e le strutture”, spiega infatti il pm. “Inoltre, è emerso che la settimana prima era già andato in pronto soccorso lamentando dolore al tallone sinistro, e casualmente era stato visitato dallo stesso medico.
Dalla documentazione medica emerge che una ferita alla gamba sinistra se l’era provocato da solo con l’asportazione di una crosta”.Dichiarato colpevole di calunnia, Abibou dovrà adesso scontare 3 anni di reclusione e pagare un risarcimento di 10mila euro a ciascuno degli agenti infangati.
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