Potrebbe essere la ventitreesima vittima dell'attacco terroristico al museo nazionale di Tunisi. Un pastore tedesco di nome Aqeel che serviva tra le forze dell'ordine tunisine è rimasto ucciso nella sparatoria al museo del Bardo, dove gli attentatori tenevano in ostaggio decine di prigionieri. La sua storia è una di quelle che più hanno commosso l'opinione pubblica.
I presenti lo hanno salutato con un'ovazione colma di rispetto ed emozione, mentre sfilava, ormai cadavere sulla barella, tra due ali di folla. Applausi e grida di "bravo", per sottolineare l'apprezzamento della popolazione civile per il sacrificio del cane poliziotto morto nell'adempimento del proprio dovere.
Nel blitz terroristico hanno perso la vita almeno 22 persone, tra cui quattro
italiani, mentre i feriti si contano a decine. In attesa di conoscere il bilancio definitivo dell'ennesima strage di stampo fondamentalista, i sopravvissuti piangono la morte di Aqeel. E ne ricordano il lavoro, con riconoscenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.