Terrore al museo di Tunisi: 22 morti, quattro sono italiani

Terroristi attaccano il parlamento, poi si rifugiano al Bardo. Il bilancio totale parla di 22 morti, di cui 17 stranieri. Lo Stato islamico rivendica il blitz

Terrore al museo di Tunisi: 22 morti, quattro sono italiani

Colpi d'arma da fuoco in parlamento e duecento turisti presi in ostaggio al museo nazionale del Bardo. La Tunisia piomba nel terrore. Un commando di terroristi armati e travestiti da soldati ha attaccato la sede del parlamento di Tunisi, costringendo i deputati a evacuare l’edificio, per poi ripiegare all'interno del museo del Bardo dove hanno preso in ostaggio almeno duecento turisti. Un blitz che è finito nel sangue con 22 vittime (17 sono stranieri, tra cui quattro italiani) e una cinquantina di feriti.

Per quanto riguarda i nostri connazionali, tra gli italiani sono quattro i morti e cinque i feriti lievi ricoverati in tre diversi ospedali a Tunisi, come in serata hanno confermato prima la Farnesina e poi l'ambasciata italiana a Tunisi. Si tratta di turisti in vacanza sulla Costa Fascinosa. Il bilancio tuttavia "è ancora provvisorio" perché è in corso il riconoscimento delle vittime e le autorità tunisine non hanno ancora comunicato le generalità di tutti i morti.

Secondo l'ultimo bilancio ufficiale sono morti quattro italiani, un francese, due colombiani, cinque giapponesi, un polacco, un australiano, due spagnoli, un turista non identificato, due tunisini (un autista di bus e un militare) e i due terroristi identificati come Yassine Laâbidi e Hatem Khachnaoui. Sono stati feriti13 italiani, 7 francesi (di cui uno è morto dopo essere stato soccorso), 4 giapponesi, 6 tunisini, 11 polacchi, un russo e 2 sudafricani.

"Qui stanno sparando a tutti, vi prego aiutateci". L'urlo di terrore è Carolina Bottari, 54enne torinese che insieme agli turisti italiani della nave Costa Fascinosa stava visitando il museo archeologico dei mosaici romani quando i terroristi hanno fatto irruzione e preso in ostaggio tutti i presenti. Il commando armato di Kalashnikov ha attaccato il parlamento tunisino proprio mentre era in corso un’audizione del ministro della Giustizia Mohammed Salah ben Aissa sulla lotta al terrorismo. Una volta respinti, si sono rifugiati all'interno del museo del Bardo dove è iniziata una vera e propria carneficina.

"I due terroristi potrebbero avere avuto il sostegno di 2-3 elementi", ha spiegato il premier Habib Essid annunciato di aver preso "provvedimenti urgenti soprattutto nei siti turistici, dove è stata rafforzata la presenza di forze di sicurezza". In questa fase complicata Essid ha lanciato un appello al popolo tunisino affinché serri i ranghi: "La guerra contro il terrorismo sarà lunga, ma insieme vinceremo".

L’attacco sarebbe stato rivendicato dallo Stato islamico. Secondo quanto riporta la tv al Hayath, alcuni siti vicini al Califfato hanno scritto che "lo Stato islamico tiene in ostaggio alcuni turisti nel museo del Bardo a Tunisi".

L’emittente ricorda che il battaglione Bin Nafi, gruppo islamico radicale, e una parte dell’organizzazione Ansar al Sharia avevano annunciato un’alleanza con il califfo Abu Bakr al Baghdadi minacciando attacchi contro il governo tunisino.

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