L'hotspot di Lampedusa è quasi vuoto e l'emergenza sull'isola sembra sia passata. Stanotte nella struttura di accoglienza c'erano circa 170 migranti, rispetto ai più di mille che erano lì ospitati fino a pochi giorni fa in condizioni disumane. Sono stati tutti imbarcati a bordo delle navi quarantena, i cinque traghetti che da ormai diverse settimane navigano lungo le coste siciliane per portare a bordo gli stranieri sbarcati in autonomia, o con le ong, lungo le coste e nei porti della Sicilia. E pare che sia in arrivo una sesta nave nei prossimi giorni per affrontare nuove emergenze.
A lanciare la bomba è Quarta Repubblica, il programma di Rete4 condotto da Nicola Porro, durante un collegamento da Lampedusa per aggiornare sulle condizioni dell'isola, anche alla luce delle proteste che nei giorni scorsi hanno animato i lampedusani, ormai stanchi di subire una moderna invasione. A preoccupare maggiormente i cittadini è l'emergenza sanitaria in corso, il rischio dell'esplosione di grandi focolai e di una propagazione dei contagi in un'isola così piccola. "La situazione è quasi risolta. Qui rimangono 172 persone. Le condizioni del mare hanno un po' rallentato le procedure dell'imbarco sulle due navi quarantena. Il timore è che l'hotspot possa riempirsi di nuovo e tornare nelle condizioni che abbiamo visto nelle scorse settimane. L'indiscrezione che abbiamo raccolto qui da una fonte autorevole del Viminale è che arriverà una ulteriore nave a Lampedusa, oltre alle cinque già impiegate, proprio per affrontare i futuri sbarchi", riferisce la giornalista in collegamento.Le navi quarantena costano allo Stato circa 50mila euro al giorno ciascuna, quindi più o meno 1,5/2 milioni di euro al mese ognuna: uno sproposito rispetto a quanto costerebbe gestire i migranti nei centri sul territorio. Questo, però, pare sia il costo necessario da affrontare per garantire la sicurezza del Paese in emergenza sanitaria, viste le continue fughe dei migranti dagli hotospot, non solo di quelli in quarantena preventiva ma anche di quelli positivi al Covid. Questa è stata la spiegazione del ministro Luciana Lamorgese, che proprio in riferimento all'esorbitante spesa di gestione ha dichiarato che "ci saranno dei costi ovviamente, costi che ci sarebbero stati egualmente, anche se in misura minore, se la quarantena fosse stata sul territorio, ma certamente con una garanzia maggiore e con maggiore sicurezza". Il quotidiano La Verità è voluto andare a fondo nella questione sicurezza e riferisce che "sulle 5 navi usate dallo Stato italiano per tali compiti sono già stipati 537 migranti positivi, che si trovano fatalmente a stretto contatto con altri non infetti".
Entrando nello specifico, ci sarebbero 63 migranti positivi su 338 imbarcati a bordo dell'Aurelia a Trapani. 157 su 770 sono, invece, i contagiati della nave Azzurra, attualmente in rada ad Augusta. A bordo della Allegra, che si trova a Palermo, sono presenti 798 stranieri e di questi i positivi sono 264. A Lampedusa è arrivata la Rhapsody e sono stati imbarcati 113 migranti, di cui sono positivi quasi la metà, ovvero 53, per un totale complessivo di 814 ospiti che ora faranno rotta per Palermo. 500 migranti di Lampedusa sono stati, poi, trasferiti sulla Snav Adriatico e attualmente non sono stati resi noti i dettagli sulle positività a bordo.
La gestione dei migranti di Lampedusa pare che avverrà adesso in maniera diversa: gli sranieri che sbarcheranno sull'isola saranno accompagnati all'hotspot solo per i controlli sanitari, per venire poi imbarcati sulle due navi che stazioneranno nell'isola. Tutto questo al costo di circa 9milioni di euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.