Attentato al sindacato, molotov contro il Cub di Monza

I locali del sindacato sono stati incendiati nella notte da ignoti che hanno lanciato dalla finestra una bomba molotov. Per il deputato della Lega Capitanio si tratta di "intimidazioni a stampo mafioso"

Attentato al sindacato, molotov contro il Cub di Monza

Un atto intimidatorio dalle modalità mafiose quello avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, nella sede provinciale della Confederazione Unitaria di Base (CUB) a Monza, dove degli ignoti hanno lanciato una bomba molotov all'interno dei locali del sindacato, che hanno preso fuoco. Gli uffici sono stati gravemente danneggiati, ma data anche l'ora tarda non ci sono state vittime. Rimane però la grande paura dei funzionari: "Ho difficoltà a parlarne" ci dice uno dei responsabili, Vito Piras.

I residenti della palazzina di via Piave dove ha sede il Cub brianzolo hanno avvertito il forte scoppio intorno alle 3.30 della notte. Gli attentatori avrebbero forzato la serranda di una finestra per lanciare all'interno la molotov. Dall'esplosione è divampato un incendio spento in tempo dai vigili del fuoco intervenuti a seguito della chiamata dei soccorsi. Sul posto le forze dell'ordine hanno fatto i rilievi del caso e in giornata hanno raccolto la denuncia dei responsabili del sindacato.

I sospetti dei sindacalisti ricadrebbero su delle cooperative del settore della logistica sulle quali si sono concentrate le azioni sindacali del Cub. Non sarebbe nemmeno la prima volta che i suoi funzionari subiscono attentati incendiari: "A me hanno bruciato la macchina nel 2016 - racconta uno dei responsabili Luis Seclen - a una nostra delegata a febbraio 2019 e adesso la sede, ma questi mafiosi chi li ferma?".

Diverse manifestazioni di solidarietà arrivano dall'Usb Lombardia che parla di "un’inaccettabile, violenta intimidazione" e anche da parte dell’onorevole leghista brianzolo Massimiliano Capitanio: "Quanto accaduto questa notte a Monza - dice su Ilcittadinomb.it - è non solo di una gravità inaudita, ma anche un episodio inaccettabile che tutti, senza distinzioni, dobbiamo condannare.

Questi atteggiamenti mafiosi vanno estirpati e repressi: atti di questa natura altro non sono che vigliacche intimidazioni a stampo mafioso. Il confronto e anche la lotta delle idee avviene soltanto su piani pacifici. Anche per questo esprimo massima solidarietà e vicinanza agli esponenti del sindacato".

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