È arrivato in queste ultime ore un aggiornamento circa il terribile attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo, avvenuto lo scorso 11 dicembre.
La mano che ha causato il ferimento di 11 persone e la morte di 5, fra cui il nostro connazionale Antonio Megalizzi, è quella del 29enne di origine algerina Chérif Chekatt. Stando a quanto riferiscono gli inquirenti, tuttavia, il terrotista avrebbe agito con l’aiuto di alcuni complici.
Le indagini sull'attentato, infatti, hanno portato all’incriminazione di tre soggetti (cinque, inizialmente, ma due sono già stati rilasciati). A finire in manette il 29 di gennaio, e tuttora trattenuti dalle autorità, sono stati tre uomini appertenenti al medesimo nucleo familiare.
Come riportato dal quotidiano francese “Le parisien”, si tratta del 78enne Albert B., di suo nipote Stephen di 34 anni e di un altro 32enne. Arrestati questo martedì in Alsazia, gli imputati sono accusati di avere fornito a Chekatt l’arma poi utilizzata per compiere il massacro.
Albert B., fra l’altro, era già noto alle forze dell’ordine per possesso, acquisizione e vendita di armi da fuoco.
Un traffico illecito portato avanti nonostante le vigenti leggi francesi.Al momento i tre si trovano dietro le sbarre a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’accusa loro contestata è quella di cospirazione criminale terroristica.
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