Diversi focolai di coronavirus sono stati registrati negli ultimi giorni nel nostro Paese. Fortunatamente, appena individuati vengono circoscritti e in breve tempo si esauriscono. Situazione comunque che preoccupa e che Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute ha voluto commentare su Facebook: “Sono giorni che i dati dei contagi, ondulanti, possono indurci a pensare che la situazione sfugga di mano, ma non è così: non è in atto una recrudescenza a livello nazionale, ci sono diversi focolai ben contenuti. Se proteggiamo noi stessi e gli altri con mascherina, distanziamento e igiene, la fase di rialzo del virus non sarà una seconda ondata per come l’abbiamo conosciuta a marzo”.
Molti i casi di nuovi positivi, in un giorno se ne sono contati anche più di 500, ma i reparti di Terapia intensiva continuano a restare semivuoti e le strutture ospedaliere non sono affollate. A cosa si devono tutti questi cluster? Sicuramente al numero di tamponi eseguito, si parla quotidianamente di decine di migliaia. E poi anche dal fatto che molti vacanzieri stanno rientrando in Italia dopo aver trascorso un soggiorno all’estero. In due gruppi di ragazzi veneti rientrati in Italia da Croazia e Grecia, alcuni giovani sono risultati positivi. Con conseguente quarantena per loro, i familiari e i contatti avuti una volta a casa.
I focolai si sono però avuti anche in luoghi meno frequentati. Come per esempio quello individuato ad Assisi, nel convento della Basilica di San Francesco. Otto i novizi risultati positivi, tutti provenienti da Paesi Esteri. Nelle ultime 24 ore sono 463 i casi in più. I soggetti ospedalizzati, e anche quelli in terapia intensiva, risultano però essere stabili. Solo quattro regioni non hanno avuto nuovi casi: Calabria, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Due i nuovi focolai in Toscana. Si tratta di cinque soggetti rientrati dalla Grecia e quattro dalla Croazia. Uguale situazione in Emilia Romagna. C’è però da dire che i nuovi positivi sono soprattutto asintomatici o paucisintomatici.
La situazione nelle altre Regioni
Ecco la situazione nelle regioni secondo gli ultimi dati pervenuti ieri, domenica 9 agosto. In Lombardia sono venti i nuovi positivi nel Milanese, dei quali 12 in città. Cinque i casi a Bergamo, 12 a Brescia, 6 a Como, 6 a Monza. A Rodigo, alto mantovano, è stato individuato e isolato un focolaio presso un’azienda agricola, non sarebbe comunque stato definito preoccupante.
Il Piemonte deve fare i conti con un focolaio a Vercelli. Sarebbe stato un uomo rientrato da Santo Domingo a portare il virus ad alcuni connazionali in Italia rivisti durante una serata in discoteca. In Emilia Romagna 69 casi in più rispetto a sabato. Di questi, 43 sono asintomatici. Reggio Emilia al momento conta il numero maggiore di casi nuovi, 19. Solo uno in più rispetto a Bologna. Ravenna ne ha invece undici. Anche in questa regione 16 ragazzi sono risultati positivi in seguito ad aver trascorso vacanze in Grecia o Croazia.
Molti migranti risultati positivi
In Veneto è stato aperto un fascicolo dalla procura di Treviso riguardante un focolaio sviluppatosi in un centro di accoglienza migranti sito in una ex caserma. Oltre 200 i positivi. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha così commentato la notizia: “Dai numeri che escono da questo tipo di strutture è evidente che non viene garantita la sicurezza sanitaria”. In Toscana 61 positivi in più. Due i cluster sempre dovuti a rientri da vacanze all’estero. Quattro persone sono tornate in Italia da un viaggio in Grecia e quattro da uno in Croazia. Anche una ragazza è positiva ma non sarebbe riconducibile alle due comitive.
Nel Lazio sono state messe in isolamento due navi da crociera, prive di passeggeri a bordo, ma con 3 positivi tra l’equipaggio. A Roma è stato chiuso un centro estivo perché risultati due soggetti positivi. Due focolai anche nelle Marche. In Abruzzo i nuovi casi sono praticamente tutti riconducibili all’arrivo di migranti, circa 200, dei quali molti positivi e ora in isolamento in strutture protette.
Altri focolai a Teramo e Sulmona. Nuovi cluster anche in Sicilia. Nel ragusano una coppia di Modica ha infettato alcune persone e diversi positivi tra i migranti del Centro d’accoglienza di Pergusa, in provincia di Enna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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