Si è diffusa un'ondata di indignazione tra gli animalisti australiani: Human Research ha rivelato che nell'Università Monash (Melburne) 12 levrieri sono stati soffocati, riportati in vita e poi uccisi ancora per un esperimento.
La notizia ha subito fatto il giro del mondo e nel giro di qualche ora migliaia di animalisti hanno scatenato un vero e proprio putiferio social. Secondo quanto riportato dall'Human Research Australia, una dozzina di levrieri sono stati soffocati, poi riportati in vita impiantando loro il cuore dopo che glielo avevano asportato. Ma non è finita qui. Dopo aver studiato la reazione del corpo dell'animale, le povere cavie sono state uccise.
L’esperimento, condotto dall’Università Monash di Melbourne, è stato condannato dall'Human Research Australia. L'organizzazione ha messo in dubbio che i ricercatori possano imparare qualcosa da questo tipo di esperimento e che se anche ci fosse una misera probabilità, la nozione non potrebbe essere applicata alla chirurgia umana.
L'esperimento choc
Dodici levrieri sono stati uccisi per soffocamento, il cuore è stato loro asportato e poi reimpiantato prima di essere rianimati, monitorati e poco dopo uccisi per eutanasia. I cani, ci tengono a precisare gli scienziati, erano anestetizzati per l’intero esperimento.
Ma nonostante questa piccola giustificazione, la presidente di Human Research Australia, Helen Marston, ha condannato l’esperimento, descrivendolo come inutilmente crudele verso gli animali, che di fatto venivano uccisi due volte. "La gente crede che queste cose avvenissero molto tempo fa o in qualche altro paese, ma questi esperimenti accadono qui proprio ora, sotto il nostro naso" - ha denunciato la donna.
'Shocking': Greyhounds suffocated, hearts removed, revived and killed second time https://t.co/oyCfv0IHkA via @theage
— Humane Research Aust (@HRAust) 11 settembre 2016
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