Le autorità dell'Arabia Saudita hanno ultimamente utilizzato il pugno di ferro contro dei "giocattoli". Funzionari governativi hanno infatti compiuto ispezioni a sorpresa e minacciato sanzioni ai danni di diversi esercizi commerciali perché questi avevano messo in vendita degli articoi per bambini colorati con "tonalità dell'arcobaleno". Gli articoli connotati dai colori in questione, a detta dei funzionari che hanno eseguito quei blitz, andavano sequestrati perché "promuovevano l'omosessualità". Le tendenze e le pratiche omosessuali sono proibite e punite nel Paese, fondato su una rigida applicazione della Sharia.
Martedì, ispettori del ministero del Commercio hanno infatti sequestrato migliaia di articoli arcobaleno per bambini, come astucci, t-shirt, fermagli per capelli e cappellini, esposti in vendita in negozi della capitale Riad. La centralità dei colori arcobaleno è stata indicata quale motivo fondamentale del sequestro di quegli oggetti proprio da un funzionario coinvolto in quelle ispezioni: "Sono contrari alla fede islamica e alla morale pubblica e promuovono i colori omosessuali prendendo di mira le giovani generazioni". Le immagini dei funzionari governativi intenti a ispezionare i negozi e a sequestrare i prodotti arcobaleno sono state diffuse in rete dalle stesse autorità saudite, quasi a esaltare l'impegno dello Stato contro ogni minima pulsione deviante all'interno della società.
Secondo una nota diffusa ultimamente sul web dal ministero citato, inoltre, gli esercizi commerciali di Riad responsabili di avere messo in vendita giocattoli che "contengono simboli anomali e che contraddicono il normale buon senso" andranno incontro a severe sanzioni. Le autorità non hanno però ancora specificato quanti negozi della capitale siano stati ispezionati e quanti articoli per bambini siano stati sottoposti a sequestro.
Anche in un altro Paese islamico, il Qatar, le autorità hanno
effettuato, a dicembre, blitz in negozi che vendevano articoli arcobaleno per bambini e hanno sequestrato tali oggetti, sempre accusandoli di "promuovere valori contrari alla morale islamica".
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