Novità importante per gli automobilisti. Sono 87 le tratte autostradali su cui è stato riattivato il Tutor, per un totale di circa 810 km, meno del migliaio annunciato da Autostrade per l’Italia dopo la sentenza del 14 agosto con cui la Cassazione ha ordinato un terzo passaggio in Corte d’appello per la causa sulla contraffazione del brevetto.
Come riporta Il Sole 24 ore, tra i vari contenziosi legali che riguardano lo strumento ce n’è anche uno sul pagamento del software sviluppato per il suo funzionamento e rivendicato da un imprenditore di Latina. Difficilmente, però, si arriverà a nuove sentenze che comportino un nuovo spegnimento del sistema.
Le tratte dove è stato riattivato il Tutor sono riferite alle postazioni gestite dalla Polizia stradale, che ha l’esclusiva dei controlli in ambito autostradale, e di competenza di Autostrade per l’Italia e di sue collegate. Autovie Venete, ad esempio, aveva annunciato che la riattivazione dei portali sulla sua rete, soprattutto sull’A4 tra Venezia e Trieste, per la metà di settembre. Ma ciò non è ancora avvenuto.
Differente il discorso sulla viabilità ordinaria dove ci sono poche installazioni e quasi tutte fanno capo all’Anas e ad alcune Province. È allo stesso modo importante sottolineare come quello del Tutor non deve essere confuso con altri sistemi di controllo della velocità media che non sono stati toccati dalle battaglie legali e, per questo, non hanno mai smesso di funzionare.
Dopo la sentenza della Cassazione che ha riacceso il Tutor, le tratte tornate sotto controllo sono state 50. A queste si devono sommare le altre 37 su cui vi era stato ripristinato il controllo già nei mesi successivi alla sentenza del 10 aprile 2018 con cui la Corte d’appello di Roma ordinò lo spegnimento del sistema.
Le riattivazioni del Tutor sono sparse sulle tratte di tutta Italia, prevalentemente sulle due direttrici principali dell’Autosole (A1) e quella dell’Adriatica (A14) in direzione nord. Senza tralasciare una cospicua presenza sulla A4 tra Milano e Brescia e sulla A13 Bologna-Padova.
Sull’A1, le riattivazioni hanno riguardato soprattutto l’Emilia in direzione nord: le tre tratte tra Fidenza e Piacenza Nord, la Modena Sud-Modena Nord e la Casalpusterlengo-Lodi. A queste si aggiungono quelle fra Reggio Emilia e Parma dove c’era già il sistema SicvePM.
A sud di Bologna, invece, Caserta Nord-Santa Maria Capua Vetere, San Vittore-Pontecorvo (due tratte), Colleferro-Valmontone, allacciamento diramazione Roma Nord-Orte (tre tratte) e Firenzuola-Badia.
Sempre sulla A1, ma in direzione opposta, attualmente le riattivazioni riguardo numerose tratte. Chi proviene da Milano , ad esempio, incontra il primo controllo a Fidenza fino all’allacciamento A15. A seguire vi è quello da Modena Sud all’allacciamento A14 poco prima di Bologna.
I controlli, poi, riprendono sulla Variante di Valico tra Badia e Firenzuola. Più a Sud, vi sono quelli tra Ponzano Romano e l’allacciamento con la diramazione Roma Nord e sulla “bretella” che scavalca la capitale, dall’allacciamento con l’A24 a quello con la diramazione Roma Sud. Nei pressi di Napoli, invece, sono coperti il tratto successivo, che arriva a Colleferro, e quello San Vittore-Caianello.
Passando alla A14, le riattivazioni sono concentrate principalmente in Puglia, in direzione nord: da Bari Nord a Bitonto, da Andria a Cerignola Est (tre tratte) e da Foggia a Poggio Imperiale (due tratte).
Poi si riprende in Romagna con la Valle del Rubicone-Cesena e la Forlì-allacciamento diramazione Ravenna (due tratte). Infine, il tratto bolognese a tre corsie tra l’allacciamento del ramo Casalecchio e Borgo Panigale.
In direzione sud, vi è quello di Castel San Pietro-Imola, Faenza-Forlì e Cesena-Rimini-Nord (due tratte). In Puglia, invece, l’ allacciamento A16-Trani (tre tratte).
Sull’A13 la copertura è quasi completa tra le due direzioni. Da Bologna Interporto si arriva a Monselice (sette tratte). Nei presi di Padova vi è Terme Euganee-Monselice e da Rovigo a Occhiobello (due tratte) e da Ferrara Nord ad Altedo (due tratte).
Sulla A4 le riattivazioni dei Tutor prevalgono in direzione ovest: Ospitaletto-Palazzolo (due tratte), Grumello-Bergamo (due tratte) e Dalmine-Cavenago (due tratte a quattro corsie). Venendo da Milano, ci sono la Trezzo-Dalmine e la Ponte Oglio-Ospitaletto (tre tratte).
Anche il tratto appenninico non è risparmiato: della A7 Milano-Genova sono controllate le due tratte tra Busalla e Isola del Cantone (direzione nord). Due tratte anche sull’A8 Milano-Laghi: Castellanza-Busto Arsizio e viceversa. Situazione analoga sull’A10 Genova-Savona, tra Celle Ligure e Albisola, dove però vi è il SicvePM installato e acceso un anno fa).
Lo stesso SicvePM è presente pure sull’A16 tra Monteforte-Baiano verso Napoli e Monteforte-Avellino Ovest verso Canosa, e nel Traforo del Monte Bianco in entrambe le direzioni.
In A23, le riattivazioni sono da Udine Nord a Carnia (due tratte in direzione Tarvisio) e da Gemona a Udine Nord in direzione sud. Sull’A26, sotto controllo la tratta fra Masone e Broglio e le due consecutive verso sud tra l’allacciamento della diramazione dall’A7 e Massimorisso.
In Campania, infine, ci sono l’A30 con cinque tratte (Mercato San Severino-Nocera e Sarno-Palma verso nord e
allacciamento A1-Nola, allacciamento A16-Palma e Sarno-Nocera verso sud) e la Tangenziale di Napoli con quattro (Camaldoli-Vomero e Fuorigrotta-Agnano verso Pozzuoli e Agnano-Fuorigrotta e Arenella-Capodimonte verso l’A1).
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