Aggressioni e rapine nel cuore di Torino: in manette baby-gang

Si tratta di tre marocchini e due italiani di età compresa fra i 18 e i 20 anni. Dopo le aggressioni postavano sui social le loro attività

Aggressioni e rapine nel cuore di Torino: in manette baby-gang

Rapine violente nel centro di Torino con le modalità tipiche da “baby-gang”. E così che i carabinieri hanno arrestato cinque giovani di età compresa fra i 18 e i 20 anni. Si tratta di tre marocchini e due cittadini italiani. L’operazione conclusa dai militari della Compagnia Torino San Carlo, fa seguito a delle indagini avviate lo scorso mese di giugno dopo le denunce presentate dalle vittime. Tutte di giovane età.

Le dinamiche dei delinquenti

Tre le richieste di aiuto inviate ai carabinieri in altrettante occasioni che hanno avuto come scenario il quartiere di San Salvario. I delinquenti hanno sempre operato allo steso modo: hanno avvicinato la vittima, l’hanno infastidita, insultata, minacciata, fino a poi arrivare all’aggressione fisica. Una volta resa inerme la preda hanno cercato di sottrarle quanto possibile. Non sempre con grande successo. L’unico bottino di valore che sono infatti riusciti a portare in casa è stato rappresentato da una collanina in oro. In un’altra aggressione hanno cercato di sottrarre il portafoglio alla vittima senza però riuscirvi. Rimane di fatto che questi delinquenti hanno intimorito e picchiato dei coetanei per raggiungere un vile obiettivo. Il modus operandi, dicono gli inquirenti, è quello tipico delle baby-gang. Subito dopo le malefatte i 5 arrestati hanno postato sul loro profilo social la collana sottratta alla vittima. Le indagini partite subito dopo questi eventi hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza sul conto degli indagati e oggi sono scattate le misure degli arresti domiciliari. I cinque adesso dovranno rispondere del reato di rapina aggravata.

Un fenomeno sempre più preoccupante

Quello delle baby-gang è un fenomeno sempre più diffuso. Una vera e propria escalation che sta assumendo contorni preoccupanti soprattutto dall’inizio del nuovo anno. Si tratta di gruppi di giovani che contando sulla forza di gruppo, intimoriscono i singoli allo scopo di rapinarli e, per raggiungere tale obiettivo, non esitano a fare ricorso alla violenza. Le prede sono il più delle volte coetanei scelti casualmente per strada. E di fenomeni di questo tipo se ne stanno contando diversi, quasi a perdere ormai la conta. Il fine settimana è il momento in cui questi eventi hanno un maggiore exploit.

Si approfitta infatti delle piazze piene, delle vie più frequentate, dove i giovani si riuniscono per passare qualche momento di leggerezza dopo una settimana di impegni scolastici e dopo un periodo fatto di restrizioni a causa del Covid. Solo lo scorso fine settimana, ad esempio, Milano è stata teatro di gravissimi episodi di questo genere per i quali sono in corso delle indagini.

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