Baby gang di Jesolo contro bagnini. Il questore: "Subito foglio di via"

La polizia è riuscita a identificare 15 giovani, tutti minorenni tranne due. Sono stati denunciati per rissa, lesioni volontari e interruzione di pubblico servizio

Baby gang di Jesolo contro bagnini. Il questore: "Subito foglio di via"

"Erano in otto, me li sono trovati di mattina sull'arenile, vicino alla torretta. Ho detto 'dovete spostarvi'. È successo il finimondo, calci, pugni, finché siamo riusciti a portarli fuori. Sono tornati nel primo pomeriggio e saranno stati una trentina. Mi hanno buttato sulla siepe e giù di nuovo pugni. Non riuscivo a difendermi, erano troppi". È il racconto di uno dei bagnini selvaggiamente picchiati dalla baby gang di Jesolo.

In 30 si erano presentati in riva al mare per un raid punitivo contro i bagnini che poco prima avevano chiesto ai ragazzini di non sedersi su alcuni sdrai e sotto la torretta di salvataggio. Il rimprovero non era andato giù ai ragazzini che erano poi tornati in spiaggia con i riforzi. Lì, tra i vacanzieri che affollavano la località turistica, avevano cominciato a prendere a calci e pugni il personale.

"A cominciare sono stati i bagnini. Erano quattro contro uno, lui era pieno di sangue, abbiamo dovuto chiamare la polizia", ha poi raccontato uno della baby gang.

Dopo la rissa, alcuni giovani della banda si sono vantati su Instagram. "Sei in ospedale adesso eh? Infame. Bganini licenziati, ciao ciao", hanno esclamato i minorenni in un video choc pubblicato su Instagram (guarda il video).

La polizia così è riuscita a identificare 15 giovani, tutti minorenni tranne due. Sono stati denunciati per rissa, lesioni volontari e interruzione di pubblico servizio. "Per le baby gang vanno prese misure severe, fogli di via e sorveglianza speciale. I maggiorenni coinvolti non potranno più recarsi nella provincia di Venezia", ha dichiarato il Questore di Venezia, Maurizio Masciopinto.

Come spiega il Corriere, quello di Jesolo è solo l'ultimo episodio di violenza con protagonisti i minorenni. Fra Mestre e Venezia sono stati identificati circa 40 giovani che hanno sfidato forze dell'ordine e cittadini comuni mettendo in atto crimini di vario ordine e grado, pestaggi, aggressioni, danneggiamenti, furti. La Procura ha cercato di arginare il fenomeno con provvedimenti restrittivi quali carcere, domiciliari e comunità per minori.

Un giovane, presente al raid nella località turistica, ha spiegato su Internet che lui

durante le risse si ferma "solo quando la polizia interrompe la festa". E se qualcuno gli chiede se non ha paura di prenderle, lui risponde: "Se sei un uomo devi tirarle fuori".

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