Baby pusher a 13 anni. È l'inquietante dettaglio che è emerso nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio in merito all'operazione antidroga di Primavalle (Roma) svolta dai carabinieri della compagnia di Tastevere.
La maxi-retata, coordinata dai magistrati della Dda di Piazzale Clodio, ha condotto all'arresto di 31 persone di cui, 18 in carcere, 7 ai domiciliari e 6 con divieto di dimora, accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ma non è tutto. Stando a quanto si apprende dal quotidiano Il Messaggero, i militari dell'Arma avrebbero fermato anche due adolescenti per i quali il tribunale dei Minori ha disposto il trasferimento in istituto penale e comunità.
Gli spacciatori erano suddivisi in turni e stipendiati con un fisso mensile. Tuttavia, era previsto anche un indennizzo per chi svolgeva il turno di notte o nei festivi. La droga era confezionata in monodosi da un grammo e ‘regolata’ in base ai colori: bianco e blu per la cocaina, rosso e nero per il crack.Della cricca ne avrebbe fatto parte anche una ragazzina di 13 anni, arruolata in qualità di baby pusher. La piccola, figlia di una delle donne arrestate, si occupava di lanciare la dose dalla finestra e di recuperare i proventi delle vendite.
"A Roma vengono sempre più usati minorenni per lo spaccio di droga", ha spiegato il procuratore Michele Prestipino - "Primavalle,
insieme a Tor Bella Monaca e San Basilio è quartiere clou dello spaccio di droga nella Capitale". La zona interessata al blitz di oggi è conosciuta come “Bronx” e si trova in un quartiere di case popolari a sud di Roma.
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