"Può essere solo servito a far circolare il nome della lista, che era davvero invisibile", ma dietro alla campagna elettorale c'era "un lavoro serio". Paola Bacchiddu, capo della comunicazione per la lista Tsipras, torna in un'intervista ad Affaritaliani a parlare della sua foto in bikini, finita da Facebook sui principali quotidiani italiani.
"Che fosse servito o meno è stato contestato, all'inizio", racconta la Bacchiddu, che sottolinea come la lista non abbia affatto apprezzato, ritenendo il gesto "lesivo del nome della lista". Lo definisce però un "volano" e accusa: "Dal giorno della foto sono stata demansionata. Non sono rientrata in ufficio".
La giornalista ricorda le critiche arrivate soprattutto dalle femministe e oppone alle tesi - pro o contro il suo gesto - un punto di vista alternativo: "Tutte hanno teorizzato l'uso del corpo femminile, come se io parlassi a nome delle donne".
Stupore anche per la reazione ("folle") dei vertici della lista, "compresa Barbara Spinelli alla quale avevo scritto una
lettera, nella quale spiegavo alcune cose e chiedevo un comunicato di solidarietà di fronte all'aggressione. Lei mi ha risposto con un'intervista sul Manifesto con la quale diceva che questa mia mossa le aveva rovinato la candidatura".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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