È arrivata in ospedale in preda a una crisi di nervi. I genitori hanno portato la figlia al pronto soccorso perché era diventata aggressiva, violenta, con reazioni incontrollabili. La diagnosi? Cocaina. Una bambina di soli dieci anni di Vimercate in provincia di Monza faceva uso di droga all'insaputa della madre e del padre.
"Un caso limite, che ci fa capire quale sia la tendenza di oggi e quale emergenza dovremo affrontare in futuro. Ma quei segni sono purtroppo inequivocabili: sguardo vuoto, rabbia, confusione" ha detto a Il Giorno Antonio Amatulli, il primario di psichiatria che si è occupato di lei.
La bambina vive nel comune brianzolo, in quella che si potrebbe considerare una normale famiglia italiana, senza nessun passato di droga. I genitori avevano intuito che ci fossero dei problemi a scuola, ma mai avrebbero immaginato cosa ci fosse realmente dietro questo forte stato di agitazione e turbamento. Dalle analisi cliniche è risultato che la figlia aveva iniziato con la cannabis ed era passata al consumo di cocaina.
La bambina avrebbe raccontato di passare in giro lunghi pomeriggi da sola, senza i genitori assenti per lavoro. Ma per paura si è rifiutata di proferire parola su dove avesse preso la cocaina. Gli psichiatri sanno che dietro c’è il rapporto con spacciatori spietati che non guardano in faccia a nessuno anche per avere i soldi della "paghetta" di una bambina di quinta elementare.
"Spesso sono ragazzi poco più grandi che cooptano i nuovi adepti", ha spiegato il professor Amatulli. Dopo il ricovero la bambina è stata trasferita in una comunità per minori dove si sta curando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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