Un racconto dell'orrore. Una notte di paura da cui una coppia di anziani pensava "di non uscirne vivi". Una banda di malviventi dell'Est è entrata sabato sera nella casa a di Vito Favaro, 78 anni, e dalla moglie Graziella, 77 anni, per rapinarli dei pochi soldi che avevano in casa. La comunità di Zero Branco, paesino nei dintorni di Treviso, è scosso come sotto choc sono ancora i due coniugi. Perché quella di sabato non è stata una "normale" rapina, ma una vera e propria violenza.
"Mi sono ritrovato per terra, per un attimo non ho capito più nulla", racconta al Gazzettino Vito Favaro. Oggi insieme alla moglie si trova nel reparto di Medicina d'urgenza dell'ospedale Ca' Foncello. Per oltre mezz'ora sono rimasti in balia dei tre banditi, armati e con il volto travisato da passamontagna. "Uno dei banditi mi teneva la pistola puntata tra la gola e lo sterno. Mi sono girato e ho visto mia moglie stesa sul pavimento con le mani legate: urlava e loro continuavano a strattonarla per farla stare zitta. Ho pensato: se perdo la calma, qui finisce male".
Per fortuna Vito è riuscito a mantenere il sangue freddo. E non è poca cosa. Senza opporre alcuna resistenza, ha cercato di far capire a malviventi di non voler impedire loro il furto, chiedendo solo che non facessero del male a sua moglie. "Ho iniziato a parlare con loro - racconta - Uno teneva d'occhio me, un altro mia moglie, mentre il terzo buttava per aria tutta la casa. Ho detto al ragazzo che stava con Graziella: Ma non vedi che sta male: perché la fai stare in un'altra stanza, portala qui con me.
Lui non mi ha risposto, ma ha fatto alzare mia moglie, l'ha portata nella stanza nella quale c'ero io e l'ha fatta sedere sulle mie ginocchia. In quel preciso istante ho capito che ne saremmo usciti vivi. Ammaccati, ma vivi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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