Palagiustizia di Bari, l'Inail contro il Ministero della Giustizia

L'ente proprietario dello stabile dove si trovava il Tribunale di Bari e ritenuto inagibile, chiede al Ministero di farsi carico delle spese di trasloco

Palagiustizia di Bari, l'Inail contro il Ministero della Giustizia

Non finisce la storia del Palagiustizia di Bari. Ora a scendere in campo è l'ente Inail, proprietario dello stabile dove si trovava prima il tribunale, poi sgomberato perché ritenuto inagibile. L'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ha infatti presentato un ricorso al Tar perché il Ministero della Giustizia si faccia carico delle spese di trasloco degli uffici giudiziari.

Secondo quanto si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno, il Comune di Bari ha nuovamente ribadito la necessità di sgombero del palazzo e a farsene carico dovrebbe essere l'ente proprietario dell'immobile. Ma secondo l’Inail, o meglio secondo i suoi legali, il trasloco non deve essere di sua competenza sopratutto perché si tratta di atti giudiziari riservati.

Per l’ente, il trasloco e le eventuali responsabilità devono essere a carico del Ministero della Giustizia e non del proprietario dello stabile. Il paradosso più grande in tutta questa storia è che il contratto di locazione è scaduto e quindi, come si legge sempre sulla Gazzetta, il Ministero sta di fatto occupando l'immobile di Via Nazariantz.

Pare, inoltre, che da quando il palazzo è diventato sede del tribunale ( e quindi indirettamente del Ministero della Giustizia), l'Inail non abbia più ricevuto l'indennizzo di locazione, per un

credito complessivo di 3,6 milioni di euro oltre ai lavori di manutenzione a carico del proprietario di due milioni di euro, mai rimborsati.

Ora sarà il Tar a giudicare la situazione. L'udienza è fissata per gennaio 2019.

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