"Non potete stare qui, mi dispiace sto chiudendo. Dobbiamo stare a casa tutti è pericoloso. Quello che sta succedendo da altre parti tra poco arriverà anche qui. A casa, a casa, andiamo. È una cosa seria. Dobbiamo soffrire qualche giorno e ne usciamo." Sono le parole disperate del sindaco di Bari, Antonio Decaro. In giro per un parco pubblico, a braccia aperte, chiede a chi prendeva il sole o faceva sport all'aperto di tornare a casa per evitare assembramenti che potrebbero favorire il contagio da Coronavirus.
Il primo cittadino del capoluogo pugliese si è recato personalmente nei parchi della città dove - complice la giornata di sole e la temperatura superiore alla media stagionale - diverse persone si erano recate e stazionavano in gruppi anche numerosi senza rispettare la distanza di sicurezza. "Non potete stare così - ha detto il primo cittadino alle persone incontrate nei parchi -mi state costringendo a chiudere i parchi. Questa è una cosa seria, non si può uscire, dovete stare a casa." ripeteva esortando Decaro ai baresi. Qualcuno ha cercato di protestare, ma il sindaco è stato irremovibile sulla necessità di chiudere. Molti cittadini continueranno ora a fare sport singolarmente correndo sul lungomare di Bari.
Parchi chiusi, quindi, non soltanto a Roma e Milano, ma anche a Bari. Nel capoluogo lombardo il sindaco Beppe Sala ha detto: "È necessario farlo, non possiamo estendere la stessa regola ai parchi non recintati, ma invito tutti ad un comportamento in linea con le regole che sono state stabilite". La stessa scelta è stata fatta in alcuni Comuni dell'Emilia Romagna e a Prato, in Toscana. Ed infine a Bari dove, come vediamo dal video, il primo cittadino ha fatto il giro dei parchi personalmente. In Campania, invece, il governatore Vincenzo De Luca, da alcuni soprannominato ironicamente lo "sceriffo" ha imposto l'obbligo di restare in casa a tutti i campani fino al 25 marzo e per chi viene fermato e non ha un giustificato motivo per stare in giro avrà l'obbligo della quarantena di quindici giorni. Sì ad uscire per motivi d'urgenza, ma è vietato anche passeggiare.
Parchi chiusi nel Sud Italia anche a Catanzaro. Il sindaco, Sergio Abramo, ha disposto la chiusura, a partire da oggi, 14 marzo, fino al 3 aprile, di parchi, ville, aree giochi in tutta la città. "Si tratta di una misura che serve a ridurre le possibilità di assembramento e contatti sociali che sono la causa principale di diffusione del coronavirus - dichiara Abramo -, sono certo che i catanzaresi capiranno anche questa disposizione rispettando, come hanno fatto finora con grande senso di responsabilità, ogni disposizione finalizzata alla tutela della salute. Uniti, tutti insieme, ce la faremo e ne usciremo ancora più forti".
Stessa cosa anche a Potenza dove il sindaco, Mario Guarente, ha ordinato l'interdizione dell'accesso ai parchi e giardini pubblici della città per far fronte all'emergenza legata al coronavirus. Il primo cittadino ha anche disposto "il divieto di utilizzo delle aree attrezzate con strutture ludiche (giochi per bambini), nonchè dell'impiantistica sportiva a libera fruizione presente all'interno di parchi e giardini". Inoltre viene raccomandato in tutte le aree verdi pubbliche (parchi, giardini, verde annesso a edifici pubblici e verde di arredo) "il rigoroso rispetto delle disposizioni in ordine al divieto di ogni forma di assembramento".
Il provvedimento si è reso necessario verificato che, "nonostante le prescrizioni in essere, sono pervenute numerosissime segnalazioni circa comportamenti personali non rispettosi delle disposizioni concernenti in particolare il divieto di ogni forma di assembramento emanate dal Governo, con particolare riferimento a parchi e giardini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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