In Basilicata due casi di accusa di sequestro di persona e maltrattamenti in famiiglia. Uno a Marsicovetere e l'altro a Melfi, entrambi i paesi in provincia di Potenza. Due uomini e le loro compagne segregate in casa, rese schiave nell'epoca dell'emanicpazione e della parità.
Uno dei due uomini in manette è agente di polizia, l'altro operaio. Per lui l'arresto e già l'udienza preliminare.
A darne notizia la Gazzetta del Mezzogiorno.
Nel primo caso l'uomo di 55 anni "messo in guardia" a proposito della moglie, accecato dalla gelosia, l'ha minacciata con una pistola dopo averla picchiata e rinchiusa in casa. Le grida hanno allarmato i vicini che hanno subito chiamato i carabinieri. Così sono scattate le manette ai polsi dell'operaio.
Nello stesso giorno un poliziotto 60enne è stato accusato di aver sequestrato la moglie a Melfi nel 2007. La moglie ha accusato il marito addirittura di averla chiusa a chiave in camera e di essere andato via. È stata quella volta, non la prima, che la donna era riuscita a non farsi sequestrare il cellulare dal marito e a chiedere aiuto chiamando i carabinieri
La prima donna ha tentato di giustificare il marito.
Mentre la seconda ha voluto denunciare e separarsi dall'uomo violento cui era legata.Il coraggio e la sofferenza delle donne sono ancora un tema caldo, specie al sud e in realtà più piccole, dove i vecchi retaggi tardano a morire.
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