In Belgio le autorità stanno ricercando "dieci individui" che si teme intendano realizzare stragi simili a quelle del 13 novembre a Parigi, "con armi pesanti e attentati kamikaze": a rivelarlo è stato il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, in un’intervista
alla americana Abc News. Alla richiesta di precisare cosa intendesse per armi pesanti, Reynders ha risposto "fucili Kalashnikov o forse anche più di questo". Nel mirino dei terroristi ci sarebbero soprattutto "grandi magazzini e centri commerciali". Intanto la Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles ha prolungato la detenzione preventiva per Lazez A., il marocchino di 39 anni residente a Jette arrestato venerdì scorso ed accusato di essere stato uno degli autisti di Salah Abdeslam nella sua fuga dopo gli attacchi di Parigi. Lazez, che si proclama innocente, avrebbe aiutato il terrorista di Molenbeek ad attraversare Bruxelles il giorno dopo la strage.
Sulla sua auto sono state trovate due armi da fuoco e tracce di sangue. Inoltre, la Procura ha aggiunto che O. Ali, 31 anni, residente nel quartiere di Molenbeek, e un altro uomo arrestato martedì, entrambi accusati di coinvolgimento in un gruppo terroristico e di omicidi terroristici compariranno di fronte alla Camera dei Consiglio del tribunale di Bruxelles il 27 novembre. E al terrorista in fuga ha rivolto un altro appello il fratello, Mohamed Abeslam: "Vorrei dirgli di andare a costituirsi per i suoi genitori, per la giustizia e per le famiglie delle vittime" ha detto un’intervista alla radio Rtl.
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