"Benetton si rifugia sullo yacht" Così resta lontano dalle accuse

Dopo il crollo del ponte di Genova, il gruppo Benetton è finito nel mirino per le responsabilità (da accertare) di società Autostrade. E Gilberto resta a largo sullo yacht

"Benetton si rifugia sullo yacht" Così resta lontano dalle accuse

Non sono giorni facili per la famiglia Benetton. Dopo il crollo del ponte di Genova, il gruppo è finito nel mirino per le responsabilità (da accertare) di società Autostrade per l'Italia controllata proprio dai Benetton. Ma in queste giornate calde di accuse, Gilberto Benetton, come riporta la Verità avrebbe preferito rifugiarsi sul suo yacht di 49 metri. Da qui la sua assenza al pranzo di famiglia il giorno di Ferragosto proprio mentre a Genova si contavano i morti della tragedia.

Il panfilo di Benetton navigherebbe in queste ore nelle acque della Sardegna, ben lontano dai rumori delle polemiche e delle accuse che stanno travolgendo la famiglia. Un portavoce della Edizione, la holding della famiglia ha fatto sapere, sempre a La Verità che il manager "ha diritto di fare le ferie dove vuole anche se, vista la situazione, è sempre molto operativo e presente per seguire la vicenda del ponte". Intanto il Nanook, così si chiama lo yacht di Benetton, per il momento resta a largo con i supi nove marinai di equipaggio. La famiglia intanto attende il Cda di Autostrade che si terrà oggi per capire qual è la strategia da seguire su questa vicenda. Il governo per il momento fa muro.

Il premier Conte ha ribadito la linea che porta alla revoca della concessione e si prepara alla battaglia legale annunciando "contromosse". Insomma il duello tra l'esecutivo e Autostrade è solo all'inizio. La pace a largo per Benetton potrebbe finire presto...

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