Roberto Benigni è arrivato a Milano, dove è stato immediatamente trasportato all'ospedale San Raffaele per continuare le cure dopo la caduta avvenuta in mare. Il comico si trovava a bordo di un gommone durante una gita in barca a La Maddalena quando un'onda anomala lo ha investito, facendolo cadere. I compagni di viaggio lo avevano immediatamente a riva, dove era stato preso in carico dal 118 che lo aveva portato all'ospedale di Sassari.
Da qui, dopo qualche giorno di controlli, l'attore premio Oscar è stato dimesso dal reparto di Ortopedia delle cliniche universitarie per permetterne il trasporto a Milano. L'ambulanza lo ha prelevato dall'ospedale e lo ha portato direttamente all'aeroporto di Alghero dove, atraverso il varco doganale, è stato accompagnato sin dentro l'Air Jet 45 che è poi decollato verso Linate. Per Benigni, gli operatori dell'automedica hanno realizzato un cordone con lenzuoli bianchi per impedire a occhi indiscreti di assistere alle operazioni di trasferimento del ferito. Dietro l'automedica è arrivata anche una Mercedes Sl con a bordo la moglie Nicoletta Baschi.
Sulle condizioni di salute di Benigni non si sa molto. Si è parlato di una vertebra incrinata, come riporta l'Ansa. "Il suo stato fisico - spiega l'agenzia di stampa -e il suo umore sono considerati buoni, ma l'incidente gli impone un periodo di riposo assoluto".
Intanto non mancano le polemiche politiche per il trattamento riservato al regista e attore. Il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, in una nota ha criticato la "visita di cortesia fatta dal direttore generale Antonio D'Urso e da quello sanitario Orrù" a Benigni. I due, attacca Tedde, "scortati da un codazzo di medici e funzionari, hanno bloccato il reparto di Ortopedia per rendere omaggio al premio Oscar Roberto Benigniì". L'affondo dell'azzurro è un atto di accusa contro il "trattamento speciale" che sarebbe stato riservato all'attore: "Il manager ha certificato che nell'Aou di Sassari ci sono ammalati di serie A e ammalati di serie B. A meno che non sia uso accogliere nello stesso modo tutti gli ammalati ricoverati presso l'azienda ospedaliera universitaria.
Ma ne dubitiamo - continua - Piuttosto che parlare col simpaticissimo Benigni di Johnny Stecchino e della sua interpretazione della Divina Commedia, bene avrebbe fatto il direttore ad impegnare il suo prezioso tempo a lavorare per ridurre le liste d'attesa, che oggi ci raccontano che per una mammografia occorre attendere 255 giorni, per una ecografia all'addome 235 e per una tac 127. E per risolvere il problema della carenza di personale e delle stabilizzazioni che stentano a vedere la luce".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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