Il Bestiario, Il Lettigno

Il Lettigno è un leggendario animale con il corpo da stercorario e la testa da buonista

Il Bestiario, Il Lettigno

Il Lettigno è un leggendario animale con il corpo da stercorario e la testa da buonista.

In un passato ormai dimenticato, parliamo del Giurassico, i progenitori del Lettigno si schieravano dalla parte delle specie più deboli cercando di rivendicarne i diritti. Col passare del tempo e l’evoluzione naturale, il Lettigno ha scoperto che era più conveniente stare dalla parte dei più ricchi e potenti, continuando però a ripetere gli slogan dei suoi avi come: “Proletari di tutti i Paesi, unitevi se c’è la partita della vostra squadra del cuore”, “Combattere il capitalismo per vincere la lotta della classe 3° B” o anche “Se ti offrono del caviale accettalo, ma sostieni con convinzione che sono meglio le lenticchie”.

Nel 421 a.C., Erodoto, il padre della storia antica, nella sua opera Storie, dove narra le gesta di coloro che non devono essere dimenticati a causa delle loro gesta, si guarda bene da citare il Lettigno.

Nella gerarchia animale il Lettigno riesce sempre a essere al vertice della piramide animale senza nessun merito. È una sorta di parassita che si nutre di esseri viventi più grossi e potenti. Si attacca alla loro testa e dall’alto di quella posizione si vanta di essere lui a comandare, ma quando si tratta di scegliere democraticamente chi debba essere il re della giungla se la fa addosso. Da cui il corpo da stercorario.

Il Lettigno in natura è un animale sostanzialmente inutile e non se ne capisce la funzione. Per questo motivo ha bisogno di individuare dei nemici da combattere per giustificare la sua esistenza. Possono essere animali di specie opposte, no-vax, putiniani o, dove non fa sconti a nessuno, film d’animazione della Disney non inclusivi dove gli indiani sono abbronzati e dicono Augh.

Il Lettigno, a dir suo, è sempre dalla parte della ragione e del “bene comune”, anche se il suo “bene comune” non ha nulla a che fare con il “buon senso comune”. Inoltre, non avendo nulla di importante da dire per mancanza di coraggio e per motivi di interesse, ripete in maniera ossessiva alcuni mantra tra cui “Ius Scholae” e “Ddl Zan”, cercando così di sembrare sul pezzo.

Per chiudere, se tante cose negative sono state dette sul Lettigno, forse anche ingiustamente, non si

può ricordare meritoriamente il suo ormai famoso e assai citato aforisma che rimarrà nella storia come una sua grande vittoria personale: “L’Europa utile. Raggiunto accordo su Caricabatterie Universale”.

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