Voleva impedire a tutti costi che il suo aereo, con a bordo un migrante da riportare a casa, decollasse. "Non ho intenzione di sedermi finché questa persona non sarà scesa dall'aereo", ha detto la ragazza a favore di telecamera nella sua battaglia contro il rimpatrio dell'immigrato.
Siamo in Svezia e la protagonista di questo siparietto è una studentessa svedese che non voleva in alcun modo far partire l'aereo. Elin Ersson, non appena ha saputo che l'immigrato sarebbe dovuto partire con quell'areo, ha comprato un biblietto, è andata all'aeroporto di Göteborg, ha fatto il check in, è salita a bordo e - con la diretta Facebook attiva - ha avviato la protesta.
Per impedire il decollo, ha infomato tutti che non avrebbe avuto intenzione di prendere il suo posto ed è così rimasta in piedi. Per le fasi di decollo e atterraggio, ovviamente, è obbligatorio che tutti i passeggeri siano seduti e con le cinture di sicurezza allacciate. La ragazza è rimasta in piedi finché il 52enne non è stato rilasciato. IIl volo è stato rimandato di due ore.
Il rinvio del rimpatrio
La Svezia però si è piegata al volere della studentessa. Il cittadino afghano è stato scortato fuori dall'aereo prima del decollo. Almeno per ora non sarà rimandato a casa.
"Il pilota ha il diritto di dire che quest'uomo non ha il permesso di essere sull'aereo", ha detto in diretta Fb (da due milioni di visualizzazioni, spiegando che se l'uomo fosse deportato in Afghanistan "molto probabilmente verrà ucciso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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