Sette in manette questa mattina, in seguito a un blitz dei carabinieri di Mondragone coordinato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. A firmare l’ordinanza di custodia cautelare il giudice per le indagini preliminari, Alessandra Grammatica.
Un’operazione quella degli inquirenti che provoca un terremoto nel Comune di Castel Volturno, nel Casertano. Pesanti le accuse a carico delle sette persone arrestate, che vanno dalla corruzione alla concussione, dall’abuso d’ufficio al falso ideologico, con diverse omissioni di atti d’ufficio.
Nel mirino degli inquirenti una serie di atti di corruzione che hanno coinvolto, in particolare, l’ufficio tecnico comunale. L’indagine era partita nel 2016, dopo una denuncia da parte di un cittadino.
Le persone finite in manette sono: Carmine Noviello, 59enne di Castel Volturno, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune; Antonio Di Bona, 53enne di Casal di Principe, addetto dell’ufficio tecnico; Giuseppe Russo, 62enne di Castel Volturno, tecnico comunale (ai domiciliari); Luigi Cassandra, 58enne comandante della Polizia municipale (ai domiciliari); Francesco Morrone, 62enne di Castel Volturno, maresciallo della locale polizia municipale (ai domiciliari); Giuseppe Verazzo, 50enne di Gaeta, geometra privato. Obbligo di dimora, invece, per Rosario Trapanese, 50enne di Napoli, dirigente dell’Italian Maritime Academy Technologies di Castel Volturno.
Stamattina è stato smascherato dalle forze dell’ordine un sistema criminale che ha visto coinvolti impiegati, imprenditori
e vigili urbani in casi di presunti favoritismi nel rilascio di permessi a costruire a privati e a imprenditori dell’hinterland casertano, nonché per omessi controlli o per controlli compiacenti in cambio di favori vari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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