Visita a sorpresa, oggi pomeriggio, del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, nell'hub di prima accoglienza di via Ramazzini, nel quartiere Monteverde, a Roma.
La tendopoli, gestita dalla Croce Rossa, è stata più volte al centro di polemiche e proteste da parte dei residenti. Lo scorso anno, infatti, una commerciante di sessant’anni, titolare di un’erboristeria nella zona, era stata massacrata da un senegalese ospite del centro. “Sono venuto perché mi dicono che alcune centinaia di persone che escono nel quartiere e fare elemosina più o meno molesta, o i parcheggiatori abusivi, o ad occupare parchi e parchetti non portano arricchimenti”, ha detto Salvini ai giornalisti che si sono radunati all’esterno della struttura, “i giardinetti vanno lasciati a donne e bambini".
"Abbiamo già i parcheggiatori abusivi di casa nostra, non mi sembra una buona idea invitare gli altri, teniamoci i nostri, siccome ci sono stupratori italiani non mi sembra un buon motivo invitare quelli del resto del mondo", ha continuato il segretario del Carroccio, rispondendo alla domanda di un cronista.
Salvini ha anche visitato le prime “better shelter” costruite nella tendopoli. Le casette di plastica e acciaio pensate dall’Ikea per accogliere i rifugiati e già utilizzate in numerose aree di crisi. Le strutture, che serviranno non solo per accogliere i migranti ma anche per dare ospitalità a clochard e senza tetto romani, come spiega al Corriere della Sera la responsabile romana della Croce Rossa, Debora Diodati, hanno un costo di 1,100 euro l’una e possono accogliere fino a sei persone. Nel centro di via Ramazzini ne saranno installate circa 40.
"Ringraziamo Matteo Salvini e Barbara Saltamartini della Lega per questa visita", dice Andrea Liburdi, che assieme ad alcuni residenti del quartiere ha fondato un comitato per chiedere la chiusura della tendopoli. "Siamo stanchi degli episodi di illegalità che si verificano ogni giorno nel quartiere", ha spiegato Liburdi, "di recente uno degli ospiti della tendopoli sarebbe stato addirittura condannato per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti". Per chiarire la questione, il segretario della Lega ha promesso di presentare un'interrogazione al ministro dell'Interno sull'eventuale presenza di "persone con pendenze penali" all'interno della struttura. Il centro, ha detto poi Salvini, "costa agli italiani 50mila euro al mese". "Troppo", per il segretario della Lega, che appoggia l'iniziativa dei residenti per la chiusura del campo.
Secondo quanto hanno riferito i
responsabili della struttura, attualmente il centro di prima accoglienza ospita 169 migranti, di cui 25 sono donne e due bambini. La maggior parte di loro proviene da Nigeria, Pakistan, Bangladesh, Eritrea e Siria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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