La Polizia di Parma è riuscita a rintracciare e a catturare due pericolosi banditi di nazionalità moldava, latitanti dallo scorso aprile. I due facevano parte di una banda di rapinatori che ha messo a segno circa una ventina di furti tra Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Padova e Cremona, tutti risalenti al 2017. I due criminali erano stati arrestati per questa serie di furti proprio nel novembre del 2017, quando il gruppo era stato sgominato, insieme ad altri cinque cittadini moldavi. Entrambi finirono agli arresti domiciliari, ma lo scorso aprile, poco prima della sentenza definitiva, erano evasi, rendendosi di fatto irreperibili.
Durante gli ultimi mesi i poliziotti di Parma si sono messi sulle loro tracce e sono riusciti alla fine a catturarli nella giornata di ieri, all'interno di un casolare abbandonato dove i due si nascondevano. Gli agenti li hanno individuati abbastanza facilmente dopo aver scoperto che i due malviventi avevano ripreso a compiere furti. Nell'ultimo mese, infatti, si sono verificati a Parma e in provincia diversi furti che, per le modalità e i metodi usati, apparivano del tutto simili a quelli compiuti dalla banda in precedenza. Particolare fondamentale, poi, è che in una delle rapine era stato riconosciuto proprio uno dei due latitanti moldavi. I poliziotti hanno subito capito che i due banditi dovevano essere nelle vicinanze di Parma. Hanno così deciso di perlustrare alcuni casolari abbandonati, soffermandosi alla fine su un edificio di Mandregolo, dove hanno notato una persona che, per altezza e profilo, corrispondeva a uno dei ricercati.
Alle prime luci dell'alba di ieri hanno quindi effettuato un blitz all'interno della struttura, circondando tutto il perimetro. Dopo aver fatto irruzione, i due moldavi hanno tentato di fuggire disperatamente, ma gli agenti li hanno inseguiti e catturati sul tetto, dove sono stati entrambi ammanettati e nuovamente arrestati.
Nel casolare sono stati trovati soldi in contanti, auto rubate, targhe contraffatte, attrezzi da scasso, radio ricetrasmittenti e un tubo per idrante, utilizzato probabilmente per smurare le cassoforti. Nel portafogli di uno dei due, inoltre, è stato rinvenuto un documento falso rumeno. Insieme ai due banditi c'era anche un altro uomo, denunciato per ricettazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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