La notizia dell’arresto dei vertici di Blutec cade come una tegola sulla testa di un intero territorio. Dopo l'addio di Fiat, la speranza era quella che a Termini Imerese, potesse arrivare un gruppo solido e in grado di riconvertire lo stabilimento palermitano in moderne auto elettriche. Otto anni dopo solo tante promesse e mai la produzione di un'auto. Un'operazione che allo Stato è costata 21 milioni di euro di finanziamenti erogati, tramite Invitalia, e la cassa integrazione per gli operai. Adesso Termini Imerese è in ginocchio perché vede sfumare per sempre le promesse di questi ultimi anni. "Seppur nella consapevolezza delle difficoltà registrate nei mesi scorsi, in merito alla restituzione delle somme anticipate all’azienda da Invitalia, abbiamo sempre sperato che la vertenza Termini Imerese potesse trovare una soluzione favorevole per le migliaia di famiglie coinvolte, loro malgrado, in un disastro sociale ed economico senza precedenti – dice il primo cittadino Francesco Giunta – Da tempo, la Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Termini Imerese, indagava in merito alle modalità di utilizzo dei fondi pubblici da parte di Blutec. Questa ulteriore involuzione della vertenza, deve preoccuparci ma non scoraggiarci. Piuttosto, può essere l’occasione affinché, grazie al lavoro della magistratura, possa, finalmente, chiarirsi, una delle pagine più tristi della storia recente di Termini Imerese e del suo comprensorio". Secondo il sindaco la ricetta va trovata tra le Istituzioni. "Resto fermamente convinto, oggi, più di ieri, che una manifestazione a Torino, dinanzi la principale sede italiana di Fca, sia l’unica soluzione, affinché l’Azienda torinese, possa assumersi quelle responsabilità che fino ad oggi non si è mai voluta assumere. Possiamo, sin d’ora, assicurare che le Organizzazioni Sindacali, gli operai e le loro famiglie, non saranno lasciati soli e che le Istituzioni Locali, a partire dal Comune di Termini Imerese, sarà al loro fianco, fino a quando, insieme, non troveremo una via d’uscita dignitosa a questo disastro annunciato". Intanto non sono mancate le repliche dei sindacati. "Adesso va organizzato al Mise un tavolo urgente", dice la Fiom. "Chiediamo subito una convocazione al ministro Luigi Di Maio. Abbiamo bisogno di capire subito cosa succederà in Sicilia e quale futuro attende i lavoratori di Termini Imerese", dice la Uilm.
Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, presentando al Mise il progetto incentivi.gov.it, afferma che lo Stato è dalla parte dei lavoratori. "Mandiamo un grande abbraccio ai lavoratori Blutec - dice -.
Tra l'altro l'azienda ha avuto accesso ad un processo di sviluppo e ora abbiamo visto gli arresti dei dirigenti, c'è la nostra totale preoccupazione per i 700 dipendenti. Devono sapere che lo Stato è dalla loro parte e non li abbandoneremo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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