Aveva organizzato un festino con alcuni coetanei all'interno del salotto di casa sua e per farlo ha chiuso a chiave sua madre all'interno di una stanza. È accaduto ieri notte a Medicina, in provincia di Bologna, dove un quindicenne è stato arrestato dai carabinieri dopo aver bloccato il genitore perché non vedesse che cosa stava accadendo nel suo soggiorno. In base alle prime informazioni, il giovane avrebbe organizzato di nascosto l'incontro con quattro amici minorenni, tra cui due adolescenti con situazioni complicate.
L'arrivo dell'altra figlia
Secondo quanto riportato dalle prime ricostruzioni, infatti, nell'abitazione sarebbero arrivate una 12enne con problemi di salute e una 15enne che, di recente, si erano allontanate dalle loro case e di cui i genitori avevano denunciato la scomparsa. La proprietaria dell'abitazione e madre dell'adolescente in questione sarebbe riuscita a uscire dalla stanza in cui era stata rinchiusa soltanto grazie all'intervento dell'altra figlia 17enne, che ha contribuito quindi a "liberare" la madre dalla camera in cui l'aveva costretta il fratello 15enne. Che è stato poi accusato dal genitore, davanti alle autorità, di comportamenti violenti in famiglia.
La denuncia della madre
Una volta uscita di casa la donna è riuscita a raggiungere la caserma dei carabinieri dove ha potuto raccontare l'episodio. In quella circostanza, la 44enne avrebbe raccontato alle forze dell'ordine tutti gli atteggiamenti del figlio, compresa l'abitudine di bullizzare la sorella per il suo aspetto fisico. Ma, secondo il racconto della madre, il ragazzo avrebbe avuto altri comportamenti disdicevoli nei confronti dei suoi familiari.
I soprusi e le minacce
Davanti ai militari, infatti, la madre si sarebbe decisa a raccontare di una serie di soprusi, minacce e altre aggressioni da parte del figlio adolescente nei confronti dei familairi (compresa, appunto, la sorella coetanea di 17enni). Rintracciato poco dopo dai militari, mentre si trovava ancora in casa sua con il gruppo di amici minorenni, il giovane è stato arrestato dai carabinieri e gli altri quattro ragazzi sono stati riaffidati ai genitori.
La 12enne con problemi di salute, però, è stata prima trasportata in una struttura sanitaria per essere visitata da alcuni medici. Per nulla intimorito dalla presenza delle forze dell'ordine, su disposizione dell'autorità giudiziaria minorile, il 15enne è stato associato in un centro di prima accoglienza.
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