Braccio di ferro Renzi-Monti sull'Europa

Braccio di ferro Renzi-Monti sull'Europa

"Quando garbatamente il senatore Monti mi accusa di non rispetto delle regole vorrei ricordare che da parte di questo governo c’è stato il massimo impegno a ridurre le procedure d’infrazione, i decreti attuativi sono diminuiti così come il deficit. Sul rispetto delle regole non accetto lezioni perchè lo considero un valore". Così Matteo Renzi, in replica al Senato, ribatte alle critiche mossegli dall’ex premier aggiungendo che "esiste un tema di racconto di noi stessi: andiamo in Europa con la consapevolezza che certo si può fare meglio ma dobbiamo smettere di dire che l’Italia è un problema".

"Il risultato del semestre europeo, non paragonabile a quello di Craxi o Andreotti, è essere tornati a chiamare il patto di stabilità, patto di stabilità e crescita. La flessibilità è l’unico modo in cui i criteri europei possono trovare adesione in questo Paese". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Senato. A testimonianza del fatto che l’Italia rispetta le regole, ha sottolineato Renzi, c’è il fatto che "se avessimo gli stessi livelli di deficit di altri Paesi avremmo tra i 30 e 50 miliardi di debito possibile per abbassare le tasse, se avessimo tendopoli come a Calais, avremmo decine di infrazioni giustamente aperte, se avessimo dinamiche di scandali come in altri Paesi non avremmo la volontà o capacità di mettere tutto a tacere di qualche mese". Monti lo aveva criticato a viso aperto: "Presidente Renzi, lei non manca occasione per denigrare le modalità concrete di esistenza della Unione Europea, con la distruzione sistematica a colpi di clava e scalpello di tutto quello che la UE ha significato finora", ha detto Monti.

"Questo sta introducendo negli italiani, soprattutto in quelli che la seguono, una pericolosissima alienazione nei confronti della UE. Con il rischio di un benaltrismo su scala continentale molto pericoloso. In modo accorato dico che dovrebbe riflettere molto su questo".

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