In un nuovo sondaggio sulla Brexit pubblicato dal Daily Telegraph gli euroscettici non sono solo in vantaggio ma appaiono essere più motivati nel vincere il referendum sulla Brexit. Secondo la rilevazione, fra gli elettori decisi ad andare alle urne il 52% di loro sceglierà per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue, mentre il 45% voterà per restare nel "club dei 28".
Gli elettori britannici saranno chiamati a votare il 23 giugno per il referendum sulla permanenza o meno del Regno Unito nell'Ue. Lo ha annunciato il primo ministro conservatore, David Cameron, a margine di una riunione straordinaria del governo svoltasi dopo l'accordo di Bruxelles su quello che Downing Street definisce "Il nuovo status speciale della Gran Bretagna" all'interno del Club dei 28. Per il guru elettorale Lynton Crosby, considerato uno delle figure più potenti e influenti in Australia, il fatto che i sostenitori della campagna per la Brexit appaiano più motivati, rispetto ai pro Ue, potrebbe essere un fattore determinante. Le maggiori paure che li spingono a sostenere il fronte euroscettico riguardano la crescente immigrazione e le ingerenze dell'Europa nella sovranità nazionale.
Intanto, l'Unione Europea ci tiene a precisare che si terrà fuori dalla campagna per il referendum. Lo ha annunciato la Commissione. "La Commissione non farà campagna, non interverrà in alcun modo" nel dibattito, ha tenuto a sottolineare il portavoce dell'esecutivo di Bruxelles, Margaritis Schinas, in un briefing alla stampa. Il "nostro ruolo è finito" venerdì sera, con l'accordo anti-Brexit concluso fra il governo britannico e i 27 partner dell'Ue, ha aggiunto Schinas.
"Non vedo quale possa essere il ruolo della Commissione in una campagna che è esclusivamente per il popolo britannico", ha detto ancora. La Commissione europea rifiuta "categoricamente di immischiarsi nel dibattito", ha insistito Schinas.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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