"Sto per uccidermi", ma l'operatore del 112 lo salva

Il fatto è accaduto in provincia, a San Vito dei Normanni. L'uomo è salvo grazie all'empatia del suo interlocutore. Un caso simile in provincia di Forlì-Cesena

"Sto per uccidermi", ma l'operatore del 112 lo salva

Una telefonata può salvare la vita. È il caso di un uomo a San Vito dei Normanni, un Comune in provincia di Brindisi, in Puglia. È accaduto ieri che un uomo del posto abbia chiamato il 112 (il numero unico di emergenza) per annunciare il suo suicidio. L'operatore della centrale operativa però, con empatia, è riuscito ad instaurare un dialogo con il suo interlocutore e a farlo desistere dall’insano proposito.

È accaduto a mezzanotte tra il 5 e il 6 novembre scorso. Un uomo di San Vito dei Normanni, come detto, ha contattato l’utenza 112 manifestando l’intenzione di togliersi la vita. L’operatore lo ha intrattenuto al telefono instaurando con lui una conversazione al fine di guadagnare tempo. Una volta riuscito a stabilire un rapporto di fiducia con l’uomo, ed aver acquisito le informazioni circa il luogo in cui si trovava – senza perdere il contatto telefonico -, ha informato la pattuglia dell’aliquota radiomobile del posto indirizzandola verso la sua abitazione. L’operatore, continuando nell’opera di dissuasione, lo ha dunque convinto ad aprire la porta di casa ai militari i quali lo hanno trovato in lacrime, con in mano un cavo in acciaio che lo stesso ha riferito che avrebbe utilizzato per impiccarsi. Sul posto è stato richiesto l’intervento del personale del 118, che ha trasportato l'uomo presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi dove è stato ricoverato per le giuste cure del caso. L'uomo, fortunatamente, non è in pericolo di vita.

Un caso simile è accaduto ieri a Savignano di Rubicone, un Comune in provincia di Forlì-Cesena. Un giovane uomo di 20 anni è stato salvato in extremis dal tentativo di suicidio. Il giovane, in seguito ad un litigio con la madre, avrebbe tentato di tagliarsi le vene del polso con un coltello da cucina.

Poco prima di compiere l’insano gesto, il giovane ha comunicato telefonicamente le proprie intenzioni alla madre che, in quel momento, si trovava nei pressi della stazione dei carabinieri di San Mauro Pascoli, come si legge sul quotidiano on line "cesenatoday". I militari dell'arma, allertati dalla donna, sono subito giunti sul posto. Vedendo il giovane, dalla finestra dell'appartamento al piano terra, sdraiato sul letto che perdeva sangue dal polso destro e con un grosso coltello da cucina nell’altra mano, hanno sfondato la porta di ingresso dell’abitazione.

Alla vista dei militari il giovane si sarebbe puntato il coltello al petto minacciando di trafiggersi il costato o di ferire gli stessi se si fossero avvicinati. I militari, hanno così cercato di instaurare un dialogo con il giovane per farlo desistere dal proprio intento.

Dopo circa mezz'ora sono riusciti a disarmarlo evitando, così, il peggio. Sul posto sono poi intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato l'uomo presso l’ospedale "Bufalini" di Cesena per le cure del caso. L'uomo non è in pericolo di vita.

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