Brindisi, l'ordinanza del gip: "Altre persone coinvolte, Vantaggiato può fuggire"

Il gip: "Anche il killer ha implicitamente ammesso la presenza di almeno un complice". Sospeso il preside dell'istituto "Morvillo Falcone". Ha precedenti per abusi

Brindisi, l'ordinanza del gip: "Altre persone coinvolte, Vantaggiato può fuggire"

Giovanni Vantaggiato non ha agito da solo. Insieme a lui c'era almeno un'altra persona. È quanto scrive il gip del tribunale di Lecce Ines Casciaro nell'ordinanza di custodia cautelare depositata oggi. "La presenza di altre persone sul luogo del delitto almeno nelle fasi preparatorie" che avrebbero aiutato il killer nell'attentato alla scuola "Morvillo-Falcone" di Brindisi sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso indagato e da testimoni.

La presenza di altre persone sul luogo del delitto è sottolineata nell’ordinanza con cui il gip di Lecce ha confermato l’arresto di Vantaggiato per la bomba esplosa lo scorso 19 maggio a Brindisi. La Casciaro cita la testimonianza di una persona che ha dichiarato di aver sitoto verso nella notte del 19, nelle vicinanze del chiosco, "un uomo che spingeva un bidone della spazzatura munito di ruote tenendolo dalla parte delle maniglie inclinato verso il suo corpo e che andava in direzione della scuola". La descrizione della corporatura e dell’abbigliamento fatta dal testimone non coinciderebbe, dunque, con la fisionomia di Vantaggiato. Questa circostanza unita al fatto che, più volte nel corso dell’interrogatorio, il killer ha utilizzato il plurale e quindi "ha implicitamente ammesso la presenza di almeno un complice", confermerebbe secondo il gip che l’uomo non ha agito da solo. Vantaggiato, inoltre, resta in carcere perché c'è pericolo di fuga.

Mentre proseguono le indagini su Vantaggiato e si cerca un possibile complice, è stato sospeso a scopo cautelativo Angelo Rampino, preside della scuola Morvillo Falcone davanti alla quale è avvenuto l'attentato, che doveva tornare oggi dalle ferie. In un primo momento si temeva che l'uomo fosse il vero bersaglio del killer per alcuni punti oscuri del suo passato. Gli inquirenti precisano però che la decisione è stata presa solo "per ragioni di opportunità" dall’ufficio scolastico regionale della Puglia e che non si tratta di un provvedimento disciplinare. Resta però il dubbio che ci possa essere altro sotto, anche considerando che Rampino nel 2003 ha patteggiato una condanna per abusi sessuali ai danni di una trentenne sua vicina di casa.

"A Brindisi ci sono stati risultati ottimi in pochi giorni, ed è stato possibile perchè sono stati coniugati i risultati delle analisi con il territorio", ha intanto detto il vicecapo della polizia, Francesco Cirillo.

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