Sequestrata davanti alla scuola della figlia e trascinata per 200 metri fino in macchina dall'ex e dal fratello di lui. Ad Oria, in provincia di Brindisi, due uomini di 43 e 40 anni sono stati arrestati per aver rapito una donna di 30 anni, nel tentativo di rinchiuderla in un casolare di campagna. Dovranno rispondere dei reati di concorso in sequestro di persona e rapina, il più grande dei due anche di maltrattamenti in famiglia dato che per mesi avrebbe vessato e minacciato l'ex compagna.
La donna è stata prelevata a forza sùbito dopo aver accompagnato la figlia di 9 anni alla scuola elementare, dall'ex che non accettava la fine della storia, con la complicità del fratello. L'uomo si rifiutava di prendere atto della fine della convivenza, conclusa dalla 30enne a causa delle continue violenze psicologiche che avrebbe subito, e soprattutto non poteva sopportare la nuova relazione che la donna aveva cominciato con un altro uomo. È stato quest'ultimo, assistendo da lontanto alla scena del sequestro, a chiedere l'intervento dei carabinieri.
Le ricerche immediate dei militari della vicina stazione di Francavilla Fontana, della radiomobile e della stazione di Oria, hanno permesso di rintracciare i due fratelli mentre spingevano la donna all'interno della loro casa di campagna. Alla 30enne era stata anche sottratta la borsa con dentro il cellulare e il portafoglio.
Dal telefonino i carabinieri hanno potuto rilevare cinque messaggi con le minacce rivolte dal 43enne alla donna, utili per la buona riuscita delle indagini. La vittima è stata poi trasportata all’ospedale di Francavilla Fontana dove è stata soccorsa per le diverse ecchimosi e il grande shock subito.
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