Cade e muore da un letto senza sbarra: indagine sul San Raffaele

In attesa di intervento, cade e muore da un letto senza sbarra: chiuse le indagini su due medici e un'infermiera dell'ospedale milanese

Cade e muore da un letto senza sbarra: indagine sul San Raffaele

Malato di cuore, in attesa di intervento, cade da un letto senza sbarra e muore all'ospedale San Raffaele. La vittima è un uomo di 77 anni, affetto da una grave disfunzione ventricolare sinistra che comporta una stimolazione cardiaca temporanea effettuata da elettrodi epicardici, stava per essere operato per la rimozione di un pacemaker per infezione della tasca del dispositivo tecnico. E ora la procura di Milano ipotizza l'accusa di omicidio colposo nei confronti del primario del reparto in cui l'anziano era ricoverato, di un medico e di un'infermiera. Per tutti e tre gli indagati, che hanno appena ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, l’accusa è di aver omesso di disporre o di adottare o di applicare misure idonee a prevenire cadute accidentali dal letto dei pazienti ricoverati con patologie a rischio di vita.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, i fatti risalgono alla notte tra il 12 e il 13 luglio 2016. Nell’attesa dell'intervento chirurgico, il paziente viene trattenuto in reparto e collegato a un pacemaker epicardico in un letto di degenza al quale una spondina viene posizionata soltanto sul lato destro, mentre sul lato sinistro viene collocato un tavolino "servitore" a rotelle. Intorno alle 23, il 77enne, per cause che non sono state ricostruite, si sbilancia proprio sul lato sinistro del letto, perde l’equilibrio e cade a terra.

Due dei tre elettrodi del pacemaker epicardico si staccano sotto il peso del corpo che cade a terra, viene quindi meno l’attività di elettrostimolazione e si produce un arresto cardiaco: la morte è pressoché immediata.

Ora gli indagati hanno 20 giorni di tempo per depositare eventuali memorie difensive o chiedere di essere sentiti dal pm.

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