"Caduto da una scogliera". Mistero sulla morte di un altro manager russo

Andrei Krukowski, un dirigente russo legato del gruppo Gazprom, ha perso la vita in un misterioso incidente a Sochi. Continua la strage dei manager vicini al colosso russo del gas

"Caduto da una scogliera". Mistero sulla morte di un altro manager russo

Un'altra morte sospetta. Un altro incidente fatale avvenuto in circostanze poco chiare. Un altro giallo all'ombra del Cremlino. Per Andrei Krukowski, direttore di un resort sciistico del gigante russo Gazprom, non c'è stato nulla da fare. "Caduto da una scogliera" a Sochi, riferiscono i media locali, che derubricano l'accaduto come una ineluttabile sciagura. Eppure, sulla scomparsa del dirigente 37enne si allungano già inquietanti ombre: da fine gennaio a oggi, infatti, sarebbero almeno cinque i funzionari legati al colosso del gas russo che hanno perso la vita in maniera accidentale.

La lunga scia di sangue, tra presunti suicidi e incidenti, porta sino al più recente dramma. "Il direttore generale del resort di Krasnaya Polyana, Andrei Alekseevich Krukovsky, è tragicamente scomparso. Amava le montagne e vi trovava la pace. La tragedia è avvenuta sulla strada per la fortezza di Akzepsinskaya", ha comunicato l'agenzia stampa Tass, senza fornire particolari dettagli sulla tragedia. L'incidente, stando a quanto riferito, è avvenuto il 1° maggio scorso. Il top manager del gruppo russo controllato dal governo, dopo la misteriosa caduta nel dirupo, era stato soccorso e trasportato d'urgenza in ospedale, dove era stato constatato il suo decesso. Sulla base dei rapporti del Comitato investigativo del Krasnodar Krai, i media russi hanno comunicato che sulla salma di Krukowski è già stata disposta un'autopsia.

Il resort che il 37enne dirigeva si trova in una delle località sciistiche più famose della Russia e nel 2014 faceva parte del complesso olimpico dei Giochi Invernali di Sochi. Il giovane manager era un economista e tra gli anni 2001 e 2014 aveva ricoperto incarichi di rilievo in società commerciali. Nel 2012 si era trasferito da Mosca a Sochi e tre anni dopo aveva iniziato a lavorare nella località di Krasnaya Polyana. Lì, la sua carriera nell'azienda governativa si era consolidata.

La sua scomparsa improvvisa, ora, aumenta i sospetti che già ruotavano attorno alle recenti morti di uomini vicini al gruppo Gazprom. A metà aprile, l'ex vicepresidente di Gazprombank, Vladislav Avayev, era stato trovato senza vita nel suo appartamento a Mosca insieme alla moglie e alla figlia. L'oligarca Sergei Protuchinya (ex dirigente del produttore di gas Novatek, controllata da Gazprom) era stato invece trovato impiccato nella sua villa di Lloret de Mar, vicino Barcellona. Anche in quel caso, morte pure la moglie e la figlia. Il 23 marzo scorso, poi, quattro morti erano stati rinvenuti nell'appartamento di Vasily Melnikov, proprietario dell'azienda medica Medstom.

Su quei

decessi anche Igor Volobuev, ex vice-presidente di Gazprombank, aveva mosso dei dubbi, insinuando perplessità sulle dinamiche di alcuni presunti suicidi. L'ex dirigente, prima di esprimere quei sospetti, aveva però lasciato la Russia per andare a combattere con Kiev.

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