Cagliari, clandestino per la terza volta in Italia: fermato algerino

Lo straniero, noto con numerosi alias, aveva già alle sue spalle un decreto di respingimento e di espulsione. Incurante dei blandi provvedimenti presi nei suoi confronti, il magrebino ha ripreso la via del mare, sbarcando sulle coste del Sulcis-Iglesiente

Cagliari, clandestino per la terza volta in Italia: fermato algerino

Per la terza volta è stato fermato come clandestino entro i confini nazionali il 31enne algerino finito ora dietro le sbarre del carcere di Uta (Cagliari) in attesa di giudizio.

Si tratta di Toumari Abdelmalek, classe 1988, approdato sulle coste del Sulcis-Iglesiente in quegli sbarchi a ripetizione che nei giorni scorsi hanno portato sull'isola circa 70 stranieri provenienti dalle coste nordafricane.

Il magrebino era giunto per la prima volta in Sardegna il 5 ottobre 2016, ma il questore di Cagliari, vista la mancanza dei requisiti necessari per chiedere l'accoglienza in Italia, aveva emesso nei suoi confronti un decreto di respingimento da rispettare entro 7 giorni.

Il nome del 31enne era poi tornato alla ribalta delle cronache quando il 15 febbraio del 2017 le autorità svizzere lo avevano intercettato entro i confini nazionali. Tramite procedura semplificata, il magrebino fu rapidamente rispedito in Italia ed affidato alle autorità locali. Fu allora il prefetto di Como ad emettere un decreto di espulsione nei suoi confronti, con divieto di rientro della durata di 3 anni. Il questore determinò un periodo massimo di 7 giorni per dare esecuzione al provvedimento.

Completamente incurante di quanto stabilito dalle autorità nazionali, e visti anche i pochi rischi che violare il decreto di espulsione può comportare, l'algerino è sbarcato sulle coste sarde lo scorso venerdì.

Dopo aver intercettato i barchini, la guardia di finanza ha fatto rotta verso il Porto Canale, dove si sono svolte tutte le operazioni di prima assistenza agli stranieri fatti sbarcare.

Dopo il trasferimento nel centro di prima accoglienza di Monastir (Cagliari) si sono verificate le operazioni di identificazione, grazie alle quali sono emersi i precedenti del nordafricano, personaggio dai molteplici alias.

La violazione del divieto di rientrare in Italia per 3 anni gli è valso l'arresto. L'algerino si trova ora in attesa di giudizio direttissimo e di provvedimenti circa la sua presenza nel Paese.

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