Inseguito e aggredito dai militanti dei centri sociali. È questa la sorte che è toccata stamane a Daniele Caruso, coordinatore regionale sardo di 'Noi con Salvini’, che aveva da poco rilasciato un'intervista in Piazza Matteotti, a Cagliari.
La piazza è da settimane occupata dai migranti ed è per questo che oggi ‘Noi con Salvini’ avrebbe voluto manifestare ma ieri, alla fine, i salviniani hanno rinunciato perché “la questura – aveva spiegato Caruso - ci ha imposto di manifestare in piazza del Carmine". Il motivo? Semplice, quasi in contemporanea il coordinamento antifascista di Cagliari aveva organizzato per le 11,30 una manifestazione "antirazzista" con un pranzo solidale coi migranti. Pur essendo saltata la manifestazione, Caruso è andato lo stesso in piazza ma ha subito un’aggressione ed è stato portato in ambulanza al pronto soccorso grazie alle forze dell’ordine che lo hanno assistito.
"Per le assurde imposizione delle autorità, in quanto la Questura ci ha imposto di manifestare in piazza del Carmine", mentre "Piazza Matteotti, - ribadiscono i militanti salviniani - che noi avevamo prenotato da più di un mese" è stata "lasciata all'illegale contromanifestazione del centro sociale, che, di fatto, non ha presentato alla Questura il preavviso richiesto dalla legge". Non è la prima volta che le contromanifestazioni dei centri sociali mandano in malora le manifestazioni dei salviniani e, anzi, è capitato che a dover rinunciare di scendere in piazza sia stato proprio il loro leader.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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