Calabria, la Regione spende quasi 6 milioni di euro per finanziare eventi "di piazza"

Il Consiglio regionale calabrese preferisce investire soldi pubblici in sagre, mercatini e rievocazioni storiche invece che in siti archeologici - e luoghi d'arte - abbandonati a sé stessi

Calabria, la Regione spende quasi 6 milioni di euro per finanziare eventi "di piazza"

Il Consiglio regionale della Calabria ha stanziato ben 5 milioni e 840 mila euro per finanziare 76 eventi “di piazza”: sagre, tarantelle, mercatini, rievocazioni storiche, concorsi canori e cinematografici per dilettanti e nuove proposte, e chi più ne ha più ne metta. E così, mentre i musei restano chiusi ad agosto, i siti archeologici sono abbandonati a se stessi e i reperti vengono molto spesso trafugati, la regione Calabria pensa alle sagre. Dalla melanzana alla zeppola, dal pane di grano alla ‘nduja, dal porcino al fiore di zucca. E, chiaramente, anche a quella annuale dello stocco cittanovese (piatto a base di stoccafisso, ndr): tra gli eventi “sponsorizzati”, infatti, risulta esserci persino la festa dello stocco di Cittanova, organizzata in collaborazione con l’ormai rinomata azienda ittica di proprietà di Francesco D’Agostino - il vice presidente del consiglio regionale calabrese "autosospeso" a causa di una presunta collusione con la 'ndrangheta.

Finanziato dalla regione anche il Kaulonia Tarantella Festival, che, fino a poco tempo fa, non figurava tra gli eventi pagati dalla Regione - non avendo i 70 punti necessari per entrare in graduatoria regionale; poi, il limite è crollato di 5 punti.

Di soldi pubblici, dunque, c’è né per tutti, tranne che per chi ne avrebbe veramente bisogno: i luoghi dell’arte da restaurare e da consegnare ai posteri - oltre che al presente.

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