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​Calabria, trovate armi da guerra nel feudo del clan Mancuso

I carabinieri hanno rinvenuto un arsenale a Limbadi, zona di influenza di una delle famiglie di 'ndrangheta più potenti. C'erano anche proiettili di kalashnikov. Arrestato un 19enne

L'arsenale scoperto a Limbadi
L'arsenale scoperto a Limbadi

Una vera e propria santabarbara. Una pistola, centinaia di proiettili, anche di kalashnikov, manette e droga. È la scoperta fatta a Limbadi, comune in provincia di Vibo Valentia, dai carabinieri del Nucleo Radiomobile. L'arsenale è stato rinvenuto in quello che ormai da anni è considerato il feudo del clan Mancuso, una delle famiglie di 'ndrangheta più potenti della Calabria.

Il servizio di controllo dei militari, effettuato su tutto il territorio di Limbadi con l’ausilio dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e del Nucleo Cinofili, ha permesso di scoprire e sequestrare, nel corso di una perquisizione domiciliare, una pistola Beretta calibro 9, due paia di manette con quattro chiavi, un serbatoio e una fondina e ben 607 proiettili di vario calibro, alcuni dei quali contenuti in cinque aste per ricarica compatibili con i fucili da guerra Ak 47, cioè i kalashnikov.

Agli arresti è finito un 19enne, R. A., che si sarebbe assunto la responsabilità della detenzione delle armi e delle munizioni clandestine.


Nelle vicinanze dell'abitazione di un pensionato, residente nella frazione Caroni di Limbadi, i carabinieri hanno inoltre scoperto altre armi e cartucce. Trovati circa 100 grammi di marijuana, una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa e un caricatore con sei cartucce calibro 3,80. Anche questo mini arsenale e la droga sono stati sequestrati.

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