«La camicia va bene anche slacciata Mai a mezze maniche»

I modi dell'uomo e i peccati di stile: alzi la mano chi non ha mai sbagliato il colore di una cravatta, la forma di una giacca, l'abbinamento di una camicia o di una scarpa. O peggio chi non si è mai sentito a proprio agio. Ci sono però regole imprescindibili e tolleranze sopportate considerando età, status, immagine dell'uomo. Ce ne parla Pino Lerario, direttore creativo del brand Tagliatore prodotto dall'omonima azienda di Martina Franca in Puglia, e che da alcune stagioni ha imposto fra i modi dell'eleganza maschile, una sua visione molto personale, molto imitata.

Le giacche estrose: una sfida alla monotonia dei bacchettoni?

«Sono un po' difficili da mettere ma chi le sceglie è come se si liberasse da inutili lacciuoli. Giacche che danno gioia, in colori forti ma mai volgari. Certo non sono consigliabili a uomini rotondetti, ma rendono più belli i regolari di conformazione e i più piccoli di statura».

Ha vissuto tanti anni a Londra: il suo è uno stile inglese?

«Un mix di scuola inglese, italiana e meridionale... Partendo dalla scuola napoletana, noi osiamo un po' di più e sui check londinesi innestiamo le vibrazioni dei colori mediterranei con tessuti esclusivi».

Parliamo degli orrori della moda maschile... pinocchietto, sì o no?

«Solo in vacanza ma sdrammatizzato, in maglia ad esempio. No a quelli fintamente perbene in cotone o lino, in città».

Bermuda in città?

«Li portano solo i tedeschi, quindi no specie nella versione leccata. Li posso accettare se di gusto militare in tessuto super lavato e meglio in vacanza».

Sandali, ciabatte o infradito?

«Preferisco la semplicità degli infradito sotto a un pantalone di lino bianco. Perciò versione tempo libero e non cittadina».

E la scarpa giusta per la città?

«Una derby o stringata di gusto inglese con fibbia laterale...»

Camicia slacciata sul petto villoso?

«Tanti la vedono come un gesto volgare. Io penso che sia vietata a un professionista, all'avvocato o al bancario. A quanti lavorano in altri settori, come la moda, la camicia slacciata è consentita. Io la porto».

Camicia a maniche corte?

«Bleahhhhh… è la cosa che odio di più, la portano solo i protestanti, è un indice di fede e non di eleganza».

E la canottiera?

«Assolutamente proibita»

Ma lei si sente capito?

«Non mi sento capito ma i numeri mi stanno dando ragione. Ho 180 dipendenti, perciò cerco di mantenere un certo equilibrio ma di non perdere mai la mia estrosità. Molti stanno copiando il mio coraggio».

Ultima domanda: l'estate sarà a righe o a quadri?

«Più quadri che righe. In caso di righe, solo regimental».

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