Camorra, racconto choc del pentito: "Boss giocava con la testa mozzata"

La frase choc si riferisce all'omicidio di Giulio Ruggiero, prima ucciso con un colpo di pistola e poi decapitato con un taglierino

Camorra, racconto choc del pentito: "Boss giocava con la testa mozzata"

Sono inquietanti i racconti che il neopentito della camorra di Secondigliano, Gennaro Notturno, e il collaboratore Pasquale Riccio, ex degli Abbinante, stanno fornendo ai magistrati.

Secondo quanto riporta Il Messaggero, Notturno e Riccio hanno fatto parte in passato di un gruppo che ha partecipato alla scissione che nel 2004 diede il via alla feroce faida di Scampia, quartiere nella zona nord di Napoli. Il racconto più inquietante si riferisce all'omicidio di Giulio Ruggiero, uomo conosciuto perché smerciava droga. Il 21 gennaio del 2015 Ruggiero venne ucciso con un colpo di pistola e poi decapitato con un taglierino.

Se ciò non bastasse a descrivere la crudeltà della camorra, il resto del racconto è ancora più inquietante.

"Sia Esposito che Cipolletta - racconta Riccio - si vantarono poi di aver giocato a pallone con la testa di Ruggiero. Esposito - aggiunge - mi disse che nell'appartamento accanto vi erano altri affiliati e qualcuno di loro vomitò pure guardando quella scena".

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