“È in corso lo sgombero del campo rom Camping River di Roma. Legalità, ordine e rispetto prima di tutto", twitta Matteo Salvini. Le operazioni di smantellamento della baraccopoli di via della Tenuta Piccirilli, sulla Tiberina, occupata abusivamente da circa 150 nomadi, erano state sospese fino a domani, dopo l’intervento della Corte europea dei diritti dell’uomo.
I giudici di Strasburgo, infatti, avevano accolto il ricorso di tre abitanti della baraccopoli e avevano intimato al governo italiano di predisporre soluzioni abitative alternative per i nomadi prima di procedere alla bonifica dell’area. Ma dopo il vertice di ieri, Campidoglio e Viminale hanno optato per la linea dura. Così stamattina è scattato il blitz di Polizia Locale, Ama, forze dell’ordine e operatori dei servizi sociali.
Per ora le operazioni si stanno svolgendo regolarmente anche se non sono mancate le proteste. "Ora dove ce ne andiamo", è la frase che mormorano in tanti tra le baracche che via via si svuotano di pacchi e fagotti. Quasi tutti, però, stanno lasciando i moduli abitativi con calma e un pizzico di rassegnazione.
"Ci troviamo di fronte ad una gravissima violazione del governo italiano di fronte alla Corte per i diritti dell'uomo di Strasburgo, un precedente unico e gravissimo", attacca il presidente dell'Associazione 21 luglio, Carlo Statolla, che smentisce l’indiscrezione pubblicata dal Messaggero sul fatto che la Corte avrebbe dato il suo via libera allo sgombero “per via di un'emergenza igenico-sanitaria”. La stessa motivazione contenuta nell’ordinanza emessa la scorsa settimana dalla sindaca, Virginia Raggi. “Dalla Corte di Strasburgo non c'è stata alcuna retromarcia", afferma il presidente dell’associazione che ha supportato gli occupanti del campo nella presentazione dei ricorsi.
Sarebbe proprio l’emergenza sanitaria, secondo quanto filtra da Palazzo Senatorio, la motivazione che ha spinto il Campidoglio ad agire, dopo aver incassato, nel faccia a faccia di
ieri tra Raggi e Salvini, il supporto del governo. Intanto, secondo fonti sul posto, sarebbero 20 le persone che finora hanno accettato l’offerta di accoglienza presso le strutture messe a disposizione dai servizi sociali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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