Campione d'Italia entra nell'Ue tra dubbi e incertezze

Da domani in vigore le normative doganali comunitarie, le trattative febbrili con la Svizzera. I timori dei cittadini

Campione d'Italia entra nell'Ue tra dubbi e incertezze

Campione d’Italia sarà territorio dell’Unione europea, che ha accolto favorevolmente la proposta dell’Italia di considerare il centro come spazio doganale comunitario, superando le vecchie normative che, invece, lo assimilavano al territorio elvetico. E per gli abitanti dell’enclave italiana in Svizzera, che non fa parte dell’Ue, si moltiplicano i dubbi e le perplessità.

Il provvedimento entrerà in vigore domani, con l’inizio del nuovo anno. A Campione verranno applicate le normative comunitarie e sarà applicata l’Iva. Che però sarà un’imposta ad hoc, si chiamerà Ilcci, imposta locale sul consumo di Campione d’Italia e l’aliquota applicata sarà pari a quella in vigore nella confederazione elvetica, cioé pari alla percentuale del 7,7% che scenderà al 3,7% per i pernottamenti in albergo e al 2,5% per i beni che ricadono nell’applicazione dell’aliquota ridotta.

Come hanno rivelato al Corriere della Sera alcuni degli abitanti del centro, uno dei problemi più rilevanti sarebbe legato alla “consistenza” della frontiera. I bambini e i ragazzi, infatti, vanno a scuola nella vicina città di Lugano, che è il centro principale del canton Ticino: per raggiungerlo occorrerà superare la frontiera con le nuove regole. E la normativa italiana prevede che, senza l’accompagnamento di un genitore, nessun minorenne al di sotto dei 14 anni può lasciare lecitamente il territorio nazionale e comunitario. Ma, questo, è solo uno dei tanti temi. Perché l’altro è legato alla sanità. Al di là della differenza del sistema sanitario e di primo soccorso, che in Svizzera prevede la metà dei costi a carico dei pazienti, c’è chi si chiede da dove verranno, in caso di emergenza, le ambulanze e a quale ospedale occorrerà ricorrere in caso di emergenza. Perché se Lugano dista tredici chilometri, Como – della cui provincia Campione d’Italia fa parte – ne è lontana 34. Per questo ci sono state, e pare che proseguano in maniera febbrile, le trattative. Per la sanità, come ha spiegato il Corriere, tutto resterà invariato; così come per le normative automobilistiche e per i regolamenti sui documenti. Al momento sembra che una soluzione sia stata trovata anche per far fronte al problema degli alunni: saranno conferiti documenti speciali agli scolari che frequentano le lezioni in territorio svizzero ma, questa, sarebbe una soluzione tampone, in vista di un accordo più completo sul tema.

Il fatto che più affligge

gli abitanti, però, rimane legato al declino del paese. Il fallimento del Casinò nel 2018 ha trascinato con sé al dissesto anche le casse comunali, l’ente a tutt’oggi è commissariato e la ricchezza di un paese sta svanendo.

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